Gli individui con fattori di rischio cardiovascolare, ma senza malattia, possono trarre beneficio dagli inibitori di HMG-CoA reduttasi


Uno studio ha esaminato se il trattamento con le statine fosse in grado di ridurre le cause e gli eventi maggiori coronarici e cerebrovascolari nelle persone senza una definita malattia cardiovascolare, ma con fattori di rischio cardiovascolare.
Inoltre ha verificato se questi effetti fossero simili negli uomini e nelle donne, nei giovani e negli anziani ( età maggiore di 65 anni ), e nei pazienti con diabete mellito.

Sono stati individuati studi clinici per complessive 70.388 persone, di cui il 34% erano donne e il 23% soffriva di diabete mellito.

Il periodo osservazionale medio degli studi era di 4.1 anni.

Il trattamento con statine ha ridotto in modo significativo il rischio di mortalità per tutte le cause ( odds ratio, OR=0.88 ), di eventi coronarici maggiori ( OR=0.70 ) e di eventi cerebrovascolari maggiori ( OR=0.81 ).

Non è stata osservata nessuna evidenza di un aumentato rischio di tumore. Inoltre, non è stata riscontrata nessuna significativa eterogeneità dell’effetto del trattamento nei sottogruppi clinici.

In conclusione, nei pazienti senza una definita malattia cardiovascolare, ma con fattori di rischio cardiovascolare, l’impiego delle statine è risultato associato a un miglioramento significativo della sopravvivenza e a rilevanti riduzioni del rischio di eventi cardiovascolari maggiori. ( Xagena_2009 )

Brugts JJ et al, BMJ 2009; 338: b2376



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XagenaFarmaci_2009