L'anemia è associata ad una riduzione significativa della sopravvivenza nei pazienti con malattia coronarica sottoposti ad intervento coronarico percutaneo ( PCI )
E' noto che l'anemia sia un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di malattia cardiovascolare nella popolazione generale.
Uno studio ha valutato l'influenza delle concentrazioni d'emoglobina sull'outcome dopo intervento coronarico percutaneo (PCI).
Lo studio retrospettivo di coorte ha preso in esame le morti ospedaliere ed extraospedaliere in tutti i pazienti maschi sottoposti a PCI elettivo tra il 1998 ed il 1999.
I pazienti sono stati divisi in quintili in base alla concentrazione di emoglobina iniziale.
Nei pazienti in cui l'intervento coronario percutaneo ha avuto successo secondo l'esame angiografico , la mortalità ospedaliera è stata bassa ( 0-0,7% ).
Nel corso del periodo di follow-up ( media 697 giorni ) i pazienti con il più basso quintile di emoglobina ( < / = 12,9 g /dl ) avevano una maggiore incidenza di mortalità generale ( 22,2% ).
Questi risultati indicano che l'anemia è associata ad una riduzione significativa della sopravvivenza nei pazienti con malattia coronarica sottoposti a PCI elettivo. ( Xagena_2003 )
Reinecke H et al, Eur Heart J 2003 ; 24:2142-2150