Fibrillazione atriale: i gravi eventi avversi del Warfarin influenzano la successiva prescrizione del farmaco


Uno studio, coordinato da Ricercatori dell’Harvard Medical School, ha quantificato l’influenza degli effetti indesiderati durante trattamento con l’anticoagulante Warfarin ( Coumadin ) nei pazienti con fibrillazione atriale sulla successiva prescirizione del farmaco.

Hanno preso parte allo studio medici canadesi i cui pazienti con fibrillazione atriale erano stati ricoverati in ospedale per grave emorragia mentre stavano assumendo Warfarin, e per ictus tromboembolici mentre non stavano assumendo l’anticoagulante.

Tra i 530 medici che avevano un paziente con sanguinamento come evento avverso ( esposizione ) e che hanno trattato altri pazienti con fibrillazione atriale nei 90 giorni prima e dopo l’esposizione, la probabilità di prescrivere Warfarin si è ridotta del 21% dopo che un loro paziente aveva manifestato grave emorragia farmaco-indotta ( odds ratio, OR = 0.79 ).

Una maggiore riduzione nella prescrizione di Warfarin è stata osservata tra i pazienti per i quali più tempo era trascorso tra l’esposizione all’evento avverso ed il trattamento del paziente.

Non sono stati, invece, osservati significativi cambiamenti nella prescrizione di Warfarin dopo il presentarsi di ictus in un paziente in cui il medico, che precedentemente aveva avuto pazienti con eventi emorragici ed ictus, non aveva prescritto l’anticoagulante.

I dati dello studio hanno mostrato che i medici, i cui pazienti vanno incontro ad episodi di grave sanguinamento dovuti al Warfarin, tendono successivamente a ridurre le prescrizioni di Warfarin.( Xagena_2006 )

Choudhry NK et al, Br Med J 2006; 332: 141-145




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