Stati Uniti: alta incidenza di valori di hs-CRP maggiori o uguali a 2 e livelli di colesterolo LDL inferiori a 130 mg/dl


Ricercatori della Johns Hopkins hanno valutato la prevalenza di valori di colesterolo LDL inferiori a 130 mg/dl con elevati livelli di proteina C-reattiva ad alta sensibilità ( hs-CRP ) nello studio epidemiologico NHANES ( National Health and Nutrition Examination Survey ), rappresentativo della popolazione generale degli Stati Uniti.
 
Nello studio JUPITER, la Rosuvastatina ( Crestor ) ha ridotto gli eventi cardiovascolari negli adulti anziani con livelli di colesterolo LDL inferiori a 130 mg/dl e di hs-CRP maggiori o uguali a 2 mg/l.

I Ricercatori hanno utilizzato i dati del periodo 1999-2004 del database NHANES, suddividendo gli uomini di età uguale o superiore a 50 anni e le donne di età uguale o superiore ai 60 anni in categorie in base ai livelli di colesterolo LDL e hs-CRP, a digiuno. Sono stati esclusi i soggetti con malattia coronarica, un precedente infarto miocardico, ictus, o diabete mellito, ed altri criteri di esclusione riportati dallo studio JUPITER.
 
Un totale di 3.9 milioni di uomini di età uguale o superiore a 50 anni e 2.6 milioni di donne di età uguale o superiore ai 60 anni, hanno incontrato i criteri di eleggibilità  dello studio JUPITER, presentando livelli di colesterolo LDL inferiori a 130 mg/dl e di hs-CRP maggiori o uguali a 2 mg/dl.
Inoltre, 6.7 milioni di adulti anziani con elevati livelli di hs-CRP ( maggiori o uguali a 2 mg/l ) presentavano livelli di colesterolo LDL che eccedevano i livelli fissati dal Programma NCEP ( National Cholesterol Education Program ).
 
Estrapolando i criteri di eleggibilità dello studio JUPITER allo studio NHANES, è stata ottenuta una stima di 6.5 milioni di adulti che potrebbero essere candidati potenziali per iniziare la terapia con le statine. ( Xagena_2009 )
 
Michos ED, Blumenthal RS, J Am Coll Cardiol 2009; 53: 931-935



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