Progressione della stenosi aortica: gli inibitori di HMG-CoA reduttasi appaiono inefficaci
La stenosi aortica è una condizione che sta interessando un crescente numero di anziani nel Nord America e in Europa.
L’attuale trattamento per la stenosi aortica consiste nella sostituzione della valvola aortica.
Una migliore comprensione dei meccanismi della stenosi aortica ha portato a valutare l’impiego delle statine nella riduzione della progressione della stenosi aortica.
Dall’analisi della letteratura è stato riscontrato che le statine ( anche note come inibitori di HMG-CoA reduttasi ) sono generalmente inefficaci nel ritardare la progressione della stenosi aortica, sebbene alcuni studi di coorte abbiano trovato miglioramenti nell’emodinamica a livello valvolare.
Le lesioni della stenosi aortica sono caratterizzate da depositi lipoproteici e calcifici e da stenosi aortica all’ultimo stadio con ossificazione valvolare.
Sebbene studi di coorte retrospettivi e prospettici abbiano mostrato che le statine ritardano la progressione della stenosi aortica e siano in grado di migliorare l’emodinamica valvolare, i dati di uno studio controllato, randomizzato, non hanno fornito sostegno a questi risultati.
Lo studio SEAS ( Simvastatin and Ezetimibe in Aortic Stenosis ), non solo ha trovato che le statine non hanno un significativo effetto sulla progressione della stenosi aortica, ma che la terapia con statine nei pazienti con stenosi aortica può portare ad una più alta incidenza di tumore. ( Xagena_2009 )
Loomba RS, Arora R, Am J Ther 2009; Epub ahead of print
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XagenaFarmaci_2009