Angioplastica: l’N-Acetilcisteina riduce l’incidenza di nefropatia indotta da mezzi di contrasto


La N-Acetilcisteina ( NAC; principio attivo di Fluimucil ) può prevenire la nefropatia indotta dai mezzi di contrasto nei pazienti sottoposti ad angioplastica.

Un totale di 354 pazienti consecutivi che dovevano essere sottoposti ad angioplastica sono stati assegnati in modo casuale ad 1 di 3 gruppi:

1) dosaggio standard di N-Acetilcisteina: 600mg mediante bolo endovenoso prima dell’angioplastica primaria e 600 mg per os 2 volte al giorno per 48 ore dopo l’angioplastica ( n = 116 );

2) alto dosaggio di N-Acetilcisteina di 1200mg mediante bolo endovenoso e 1200mg per os 2 volte al giorno per 48 ore dopo l’angioplastica ( n = 119 );

3) placebo ( n = 119 )

La concentrazione sierica di creatinina è aumentata di almeno il 25% dal basale dopo angioplastica primaria nel 33% dei pazienti del gruppo controllo, nel 15% dei pazienti trattati e nell’8% dei pazienti riceventi alto dosaggio di N-Acetilcisteina ( p < 0.001 ).

In generale la mortalità ospedaliera è stata del 26% nei pazienti con nefropatia indotta da mezzi di contrasto contro l’1% nei pazienti senza nefropatia ( p < 0.001 ).

L’11% dei pazienti nel gruppo controllo è morto rispetto al 4% dei pazienti del gruppo dosaggio standard di N-Acetilcisteina e al 3% dei pazienti trattati con alti dosaggi di N-Acetilcisteina ( p = 0.02 ).

L’incidenza dell’end point composito ( morte, insufficienza renale acuta richiedente terapia temporanea di sostituzione renale o necessità di ventilazione meccanica ) è stata del 18%, 7% e 5%, rispettivamente ( p = 0.002 ).

Secondo gli Autori, l’N-Acetilcisteina per via endovenosa e per os è in grado di prevenire la nefropatia indotta dai mezzi di contrasto nei pazienti sottoposti ad angioplastica primaria.
Inoltre, l’N-Acetilcisteina può migliorare l’outcome ospedaliero. ( Xagena_2006 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2006




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