Apixaban per il trattamento e la prevenzione dell'embolia polmonare e della trombosi venosa profonda


Apixaban ( Eliquis ), un inibitore orale diretto del fattore Xa, è rimborsabile per il trattamento della trombosi venosa profonda ( TVP ) e dell’embolia polmonare ( EP ) e per prevenzione delle recidive di trombosi venosa profonda e dell'embolia polmonare negli adulti.

Il tromboembolismo venoso ( TEV ) comprende due gravi condizioni: la trombosi venosa profonda che consiste nella formazione di un trombo in una vena profonda degli arti inferiori e l’embolia polmonare, caratterizzata dall’ostruzione di uno o più vasi del circolo polmonare da parte di un embolo.

Apixaban è un inibitore orale diretto del fattore Xa, una proteina chiave del processo di coagulazione del sangue. Inibendo il fattore Xa, Apixaban previene la produzione di fibrina e la formazione di trombi.
Il farmaco è già approvato per la prevenzione dell’ictus cerebrale e dell’embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare e per la prevenzione del tromboembolismo venoso nei pazienti sottoposti a chirurgia elettiva protesica dell’anca e del ginocchio.

Gli studi che hanno portato all’autorizzazione della nuova indicazione sono stati AMPLIFY e AMPLIFY-EXT.

AMPLIFY ( Apixaban for the initial Management of PuLmonary embolIsm and Deep Venous Thrombosis as First-line therapY ), uno studio di non-inferiorità multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, ha arruolato 5.395 pazienti con trombosi venosa profonda o embolia polmonare sintomatica, oggettivamente confermata, trattati per sei mesi ( 2.691 randomizzati ad Apixaban e 2.704 alla terapia convenzionale costituita da Enoxaparina e Warfarin ).

L’endpoint primario composito di efficacia era rappresentato dall’incidenza di tromboembolismo venoso sintomatico ricorrente ( trombosi venosa profonda o embolia polmonare, non-fatali ) o morte correlata al tromboembolismo venoso.
L’endpoint primario di sicurezza era costituito dai sanguinamenti maggiori.

Apixaban ha dimostrato la non-inferiorità per l’endpoint primario di efficacia, e la superiorità per l’endpoint primario di sicurezza ( emorragie maggiori ), con una riduzione del rischio relativo pari al 69%.

AMPLIFY-EXT ( Apixaban after the initial Management of PuLmonary embolIsm and deep venous thrombosis with First-line therapY–EXTended Treatment ), uno studio di superiorità, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, della durata di 12 mesi, ha coinvolto 2.486 pazienti ( 842 randomizzati ad Apixaban 2.5 mg bid, 815 ad Apixaban 5 mg bid e 829 a placebo ) con pregresso tromboembolismo venoso, trattati per 6-12 mesi con terapia anticoagulante prima dell’arruolamento.

L’endpoint primario di efficacia era costituito dall’incidenza di tromboembolismo venoso sintomatico ricorrente o morte per qualsiasi causa.
L’endpoint primario di sicurezza era rappresentato dai sanguinamenti maggiori.

Apixaban ha dimostrato la superiorità per l’endpoint primario di efficacia con una riduzione del rischio relativo pari al 67% per il dosaggio di 2.5 mg bid e del 64% per il dosaggio di 5 mg bid con un profilo di sicurezza sovrapponibile al placebo ( nessuna differenza statisticamente significativa per entrambe le dosi ). ( Xagena_2015 )

Fonte: BMS & Pfizer, 2015

Xagena_Medicina_2015