Antiaggreganti: Cangrelor superiore a Clopidogrel nella riduzione degli eventi ischemici dopo intervento coronarico percutaneo


Nello studio di fase III CHAMPION PHOENIX, l’infusione continua dell’antiaggregante Cangrelor ( Kengrexal ) durante l'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) ha ridotto significativamente il rischio di eventi ischemici a 48 ore dall’intervento, rispetto a Clopidogrel ( Plavix ).

CHAMPION PHOENIX ha arruolato 11.000 pazienti sottoposti a procedura PCI per angina instabile o sindrome coronarica acuta, incluso l’infarto STEMI ( infarto con sopraslivellamento del tratto ST ).
Cangrelor ha raggiunto l’enpoint principale di riduzione dei decessi, infarto del miocardio, rivascolarizzazione della lesione target guidata da ischemia e trombosi dello stent a 48 ore dall’intervento, rispetto a Clopidogrel.

I risultati sulla sicurezza del farmaco erano in linea con quelli degli studi precedenti.

Cangrelor è un inibitore piastrinico del recettore P2Y12. Nello studio multicentrico di fase II BRIDGE, era emerso che Cangrelor, somministrato per via endovenosa dopo la sospensione delle tienopiridine orali, permette di mantenere la reattività piastrinica a livelli tali da mantenere basso il rischio di sanguinamento maggiore e complicanze ischemiche nella settimana prima dell’intervento.
Gli effetti antipiastrinici di questo farmaco a breve durata d'azione si riducono rapidamente una volta terminata l'infusione, permettendo di effettuare l’intervento in sicurezza.

Il trattamento con questo antiaggregante non è risultato associato a dispnea o ad alterazioni degli enzimi epatici che si osservano con gli antitrombotici, ma è sembrato aumentare leggermente il rischio di sanguinamenti minori, anche se l'effetto non è risultato significativo.

Nel 2009 erano stati interrotti in modo prematuro gli studi CHAMPION-PCI e CHAMPION-PLATFORM per l'impossibilità del farmaco di raggiungere l'endpoint primario.
Gli studi clinici non avevano evidenziato un beneficio aggiuntivo di Cangrelor rispetto a Clopidogrel per via orale nei pazienti con sindrome coronarica acuta.
I due studi avevano però evidenziato, ad esempio, un effetto farmacologico rilevante nei pazienti sottoposti ad angioplastica, superiore a Clopidogrel nelle prime due ore in una serie di parametri di laboratorio.
Inoltre, rispetto a Clopidogrel Cangrelor aveva ridotto del 39% un endpoint composto di mortalità e infarto miocardico.
Cangrelor non aveva dato alcuna evidenza di aumento di sanguinamenti maggiori.
Anche il rischio di un endpoint composito costituito da mortalità per qualsiasi causa, infarto miocardico e trombosi dello stent si era ridotto del 45% con Cangrelor. ( Xagena_2013 )

Fonte: The Medicines Company, 2013

Xagena_Medicina_2013