Superiorità di Xience, uno stent con Everolimus, rispetto a Taxus, uno stent con Paclitaxel


Uno stent a eluizione di Everolimus, denominato Xience, ha mostrato di essere più efficace rispetto a Taxus, lo stent a rilascio di Paclitaxel.

Dopo 6 mesi, lo stent Xience presentava una perdita luminale tardiva di 0.11mm rispetto a 0.16mm nei pazienti nei quali era stato inserito lo stent Taxus ( p < 0.0001 ).

Lo studio SPIRIT-II ha arruolato 300 pazienti, età media 60 anni, che avevano lesioni vasali de novo inferiori a 28 mm in lunghezza e di almeno 2.5 mm e fino a 4.25mm in diametro.

A 223 pazienti è stato impiantato lo stent Xience e a 77 lo stent Taxus.

Lo studio è stato disegnato con l’obiettivo di dimostrare la non inferiorità dello stent Xience rispetto allo stent Taxus.

Due marker di efficacia dello stent nel prevenire la ristenosi, il volume della neointima e la riduzione percentuale del volume sono risultati significativamente migliori nel gruppo a cui era stato impiantato Xience.
E’ stata osservata una riduzione relativa del volume della neointima del 73% ( 3,8% Xience versus 14.4% Taxus; p < 0.0001 ), mentre la riduzione del volume percentuale è stata del 66% ( 2.5% versus 7.4%; p < 0.001 ).

Nello studio SPIRIT-II ci sono stati due casi di trombosi in-stent, uno nel braccio Xience dopo 53 giorni dall’impianto in un paziente che era in duplice terapia antiaggregante, e l’altro, ad esito fatale, nel braccio Taxus dopo 50 giorni in un paziente anch’esso in duplice trattamento antiaggregante. ( Xagena_2006 )

Fonte: World Congress of Cardiology, 2006




Link: MedicinaNews.it

Cardio2006