Bypass aorto-coronarico: tomografia computerizzata multidetettore a 16 canali nel follow-up a medio termine dei pazienti con innesto di arteria radiale


E’ stato valutato lo stato di pervietà a 3 anni dei bypass con arteria radiale, rispetto a quelli con arteria mammaria sinistra e vena safena, utilizzando un’apparecchiatura TCMD ( tomografia computerizzata multidetettore ) a 16 canali, in un gruppo consecutivo di pazienti precedentemente sottoposti ad intervento di by-pass aortocoronarico.

Un totale di 51 pazienti, per un totale di 50 bypass con arteria mammaria, 55 con vena safena e 51 con arteria radiale, sono stati sottoposti ad esame TCMD a 16 canali con intervallo temporale dall’intervento chirurgico pari, in media, a 32 mesi.
Il 68.6% dei bypass con arteria radiale studiati erano semplici, il 21.5% sequenziali, il 9.8% compositi.
Il giudizio di pervietà è stato valutato come grado 0 ( pervietà completa ), grado 1 ( stenosi focale, maggiore di 70% ) e grado 2 ( ostruzione dell’innesto ).

Il miglior tasso di pervietà è stato riscontrato per i bypass con arteria mammaria ( 94% ), seguito da quello per i bypass con vena safena ( 83.6% ), e infine da quello per i bypass con arteria radiale ( 74.5% ).

La pervietà dei bypass con arteria radiale è stata influenzata dai diversi territori dell’anastomosi distale con valori del 79.4% nel territorio distale della circonflessa, del 72.7% in quello della discendente anteriore e del 50% in quello della coronaria destra; nel caso dei bypass con arteria radiale il tasso globale di ostruzione è risultato del 20% nel caso dei graft semplici, del 18.2% nel caso dei graft sequenziali e del 20% nel caso dei graft compositi.

La TCMD a 16 canali, consentendo un’analisi accurata dello stato di pervietà dei graft, deve essere considerata una metodica diagnostica non-invasiva particolarmente utile nel follow-up a medio termine dei pazienti sottoposti a bypass aortocoronarico comprendente l’utilizzazione dell’arteria radiale. ( Xagena_2007 )

Crusco F et al, La Radiologia Medica 2007; 112: 538-549



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