Controllo del campo chirurgico nel corso di una grande lesione vascolare endoscopica


Dall'avvento della chirurgia endonasale della base cranica, una lesione dell'arteria carotide interna è stata considerata la complicanza intraoperatoria più drammatica e impegnativa.
Un’ampia lesione vascolare crea immediatamente uno scenario chirurgico difficoltoso con rapida perdita di sangue che può provocare dissanguamento del paziente.

Recentemente è stato sviluppato un modello animale di lesione vascolare endonasale endoscopica.

Sono state descritte importanti fasi chirurgiche necessarie nella gestione del campo operatorio nel corso di un evento vascolare catastrofico.

In totale sono state effettuate 42 lesioni endoscopiche alla carotide e 25 lesioni endoscopiche venose.
In tutte le lesioni, la tecnica two-surgeon è stata usata per ottenere un controllo del campo chirurgico.

Le tecniche che si sono dimostrate utili nel controllo del campo chirurgico includevano la tecnica two-surgeon, l’attenta selezione della narice più appropriata per il posizionamento dell’endoscopio, il collocamento in un ampio foro di aspirazione, l’orientamento dell’aspirazione del flusso vascolare attraverso la narice controlaterale, l’impedita ostruzione nell’aspirazione.

Solo una volta che il campo operatorio viene ad essere controllato il sito della lesione può essere individuato.

Si può concludere che il controllo del campo chirurgico endoscopico endonasale durante le lesioni vascolari si avvale della collaborazione del team chirurgico e di un approccio progressivo, che comprende attente manovre endoscopiche all'interno del corridoio nasale, e appropriata selezione di aspirazione e posizionamento rispetto all’endoscopio. ( Xagena_2010 )

Valentine R e Wormald PJ, Laryngoscope 2010; Epub ahead of print



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Chiru2010