Chirurgia del colon-retto: la deiscenza anastomotica
E’ stata analizzata l’incidenza e i fattori di rischio delle deiscenze anastomotiche colorettali unitamente alle soluzioni terapeutiche disponibili.
Sono state esaminate le cartelle cliniche di 124 pazienti sottoposti a resezione retto-colica con anastomosi temino-terminale meccanica nel periodo 2000-2007. L’età media dei pazienti era di 66.9 anni e il rapporto maschi/femmine 1.2:1.
In 109 casi ( 87.9% ) l’indicazione chirurgica era rappresentata da neoplasie maligne e nei restanti 15 casi ( 12.1% ) da patologie benigne. L’anastomosi è stata confezionata sempre in regime di elezione nell’ambito di procedure in uno ( 87.9% ) o più tempi ( 7.3% ).
Non sono mai state utilizzate stomie di protezione, mentre è stato posizionato di routine un drenaggio pelvico. Tra i fattori di rischio sono stati esaminati le comorbilità, il rischio ASA e il livello basso dell’anastomosi.
L’incidenza delle deiscenze anastomotiche è stata pari al 10.5% ( 13/124 ), ma i casi che non hanno risposto al trattamento conservativo o che hanno richiesto un trattamento chirurgico d’emblée hanno rappresentato il 4.8% ( 6/124 ).
Il drenaggio pelvico ha sempre funzionato correttamente, segnalando la deiscenza e limitando la diffusione della sepsi peritoneale.
La mortalità postoperatoria complessiva è stata dell’1.6% ( 2/124 ), ma ha raggiunto il 15.4% ( 2/13 ) in caso di deiscenza.
Tra i fattori di rischio esaminati, solo il livello basso dell’anastomosi è stato dimostrato in modo statisticamente significativo. ( Xagena_2009 )
Erdas E et al, Chir Ital 2009; 61: 407-417
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