Tumore dell’esofago: esofagectomia a cielo aperto versus esofagectomia con approccio mini-invasivo


I risultati basati sull’evidenza per quanto riguarda i vantaggi offerti dalla chirurgia con accesso mini-invasivo rispetto alle procedure tradizionali a cielo aperto nell’ambito gastrointestinale sono sempre più numerosi. Ciò è vero anche nel caso della chirurgia esofagea.

Il carcinoma dell’esofago spesso richiede un trattamento chirurgico molto esteso e, pertanto, l’esofagectomia viene considerata una delle procedure chirurgiche gastrointestinali di elezione più invasive.

E’ stata compiuta una revisione sistematica e una meta-analisi dei dati disponibili in letteratura con l’obiettivo di valutare gli effetti dell’esofagectomia con accesso mini-invasivo rispetto all’esofagectomia a cielo aperto per quanto riguarda i risultati a breve e lungo termine. Sono stati inclusi tutti gli studi clinici comparativi tra esofagectomia con approccio mini-invasivo ed esofagectomia a cielo aperto per tumore.

Sono stati creati tre gruppi di comparazione per la meta-analisi: 1) esofagectomia con accesso mini-invasivo totale versus esofagectomia trans-toracica a cielo aperto; 2) toracoscopia e laparotomia versus esofagectomia trans-toracica a cielo aperto; 3) laparoscopia versus esofagectomia trans-jatale a cielo aperto.
Dieci sono stati gli studi identificati in letteratura: in particolare, uno studio clinico controllato e 9 studi caso-controllo, comprendenti 1.061 pazienti.

Nei diversi studi, sono stati osservati dei trend in favore dell’esofagectomia con accesso mini-invasivo per quanto riguarda i seguenti parametri di outcome: morbilità maggiore, complicanze polmonari, deiscenza dell’anastomosi, mortalità, durata della degenza ospedaliera, tempo operatorio e perdite ematiche.

La meta-analisi nel gruppo 1 non ha evidenziato differenze statisticamente significative tra i gruppi per quanto riguarda la morbilità maggiore e le complicanze polmonari, con odds ratio ( OR ) 0.88 ( P=0.78 ) e 1.05 ( P=0.91 ), rispettivamente.
Nel gruppo 2, sono stati riportati significativamente meno casi di deiscenza dell’anastomosi nel gruppo esofagectomia con accesso mini-invasivo, con OR uguale a 0.51 ( P=0.03 ).

In entrambi i gruppi 1 e 2, è stato osservato un trend verso una ridotta mortalità nel gruppo esofagectomia con accesso mini-invasivo, sebbene non sia stata raggiunta la significatività statistica ( gruppo 1: OR=0.58, P=0,64; gruppo 2: OR=0.59, P=0.34 ).

Non è stata effettuata alcuna meta-analisi per il gruppo 3 a causa dei dati incompleti riguardo ai parametri di outcome selezionati nei diversi studi.

Dallo studio è emerso che l’esofagectomia con accesso mini-invasivo è associata a un più rapido recupero delle condizioni generali nel periodo postoperatorio, e quindi una riduzione della morbilità.
Inoltre, questa tecnica chirurgica appare associata a una minore mortalità.
Sono necessari studi clinici controllati randomizzati che confrontino l’esofagectomia con accesso mini-invasivo con l’esofagectomia a cielo aperto per valutare gli outcome con maggior sicurezza ed evidenza statistica. ( Xagena_2009 )

Biere SSAY et al, Minerva Chirurgica 2009;64:121-133



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