Trattamento dell’ernia inguinale: protesi autoregolantesi dinamica


Numerose tecniche sono state proposte per il trattamento dell’ernia inguinale. Attualmente tutte le procedure si basano sul concetto tension free, che prevede l’uso di una protesi posizionata in sede inguinale, con accesso anteriore o posteriore. In particolare, tra le varie procedure, l’intervento proposto da Lichtenstein è ancora oggi quello più frequentemente eseguito, sebbene venga riportato, con sempre maggiore frequenza, la comparsa di dolore inguinale cronico postoperatorio, e soprattutto un’incidenza di recidiva maggiore di quanto inizialmente descritto dall’Autore nella sua esperienza.

Chirurghi dell’Ospedale San paolo di Civitavecchia ( Roma ) hanno descritto la tecnica di impianto della protesi P.A.D. ( Protesi Autoregolantesi Dinamica ), le complicanze registrate e i risultati a distanza.

Nel periodo compreso tra giugno 2002 e maggio 2005, 214 pazienti sono stati sottoposti ad intervento di plastica per ernia inguinale, con protesi P.A.D. Tutti i pazienti erano maschi, con un’età media di 51 anni.

In tutti i casi è stato utilizzato un approccio chirurgico inguinale anteriore, seguendo la tecnica originale descritta da Valenti.

Un totale di 171 pazienti ( 80% ) sono stati seguiti per tre anni.

Complicanze postoperatorie precoci si sono manifestate in 14 pazienti ( 8.4% ). Quattro casi, sottoposti ad anestesia loco-regionale, hanno sviluppato una ritenzione acuta d’urina postoperatoria. Un’infezione della ferita chirurgica si è sviluppata in 3 pazienti ( 1.4% ).

Nel corso del follow-up sono state registrate 2 recidive, mentre la comparsa di dolore inguinale postoperatorio cronico si è manifestato nel 4.2% dei pazienti.

I risultati hanno mostrato che la tecnica con protesi P.A.D. è una procedura efficace, con una bassa incidenza di recidiva e scarse complicanze postoperatorie. ( Xagena_2009 )

Ferranti F et al, Chir Ital 2009; 61: 179-185



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Chiru2009