Tumore esofageo: confronto tra esofagectomia minimamente invasiva e procedura a cielo aperto
L’impatto dell’esofagectomia con tecnica minimamente invasiva sul decorso perioperatorio a breve termine , rispetto a quelli dell’esofagectomia transiatale a cielo aperto e dell’esofagectomia transtoracica, è ancora oggetto di discussione.
Una revisione della letteratura ha valutato se la chirurgia minimamente invasiva sia stata in grado di migliorare i decorsi a breve termine rispetto alla chirurgia convenzionale a cielo aperto per la gestione del cancro esofageo.
Sono stati presi in considerazione 10 studi casi-controllo.
In generale, i dati relativi all’esofagectomia con tecnica minimamente invasiva hanno dimostrato una minor perdita di sangue ( 577 ml per la chirurgia convenzionale versus 312 ml per la tecnica minimamente invasiva ) e una degenza più corta in ospedale e in terapia intensiva ( 19.6 giorni per la chirurgia convenzionale versus 14.9 giorni per l’esofagectomia con tecnica minimamente invasiva; 7.6 giorni per chirurgia convenzionale versus 4.5 giorni per la tecnica minimamente invasiva, rispettivamente ).
I tassi globali di complicanze sono stati del 60.4% per l’esofagectomia a cielo aperto e del 32.8% per l’esofagectomia con tecnica minimamente invasiva. Le complicanze polmonari sono comparse nel 22.9% dei casi trattati con chirurgia a cielo aperto e nel 15.1% per quelli trattati con l’esofagectomia con tecnica minimamente invasiva.
Il recupero linfonodale medio è stato maggiore per l’esofagectomia con tecnica minimamente invasiva ( 20.2 per la chirurgia a cielo aperto versus 23.8 per la tecnica minimamente invasiva ).
La revisione ha confermato la fattibilità e la sicurezza dell’esofagectomia con tecnica minimamente invasiva per il trattamento del tumore esofageo. Inoltre, gli studi presi in considerazione sono stati collettivamente a favore di decorsi a breve termine migliorati dopo l’esofagectomia con tecnica minimamente invasiva.
Questi risultati devono, tuttavia, essere confermati da studi clinici controllati e randomizzati. ( Xagena_2009 )
Verhage RJJ et al, Minerva Chirurgica 2009;64:135-146
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