Malattia di Crohn: l’immunogenicità influenza negativamente la risposta al trattamento con Adalimumab
Adalimumab ( Humira ) rappresenta un trattamento efficace nei pazienti con malattia di Crohn.
Poiché Adalimumab è un anticorpo monoclonale umanizzato anti-TNF, l’immunogenicità è ritenuta essere non significativa.
Ricercatori dell’Erasmus MC University Medical Center a Rotterdam in Olanda, hanno valutato se gli anticorpi diretti contro Adalimumab fossero in grado di influenzare l’outcome ( risultato ) del trattamento con Adalimumab nei pazienti con malattia di Cronh , precedentemente trattati con Infliximab ( Remicade ).
Allo studio retrospettivo hanno partecipato 30 pazienti ( età mediana 36 anni ), trattati con Adalimumab in media per 318 giorni.
La risposta clinica è stata del 77%, un’intensificazione del dosaggio ( dose escalation ) è stata necessaria nel 27% dei pazienti esaminati; l’incidenza di effetti indesiderati è stata del 47%.
Nel 17% dei pazienti sono stati evidenziati anticorpi diretti contro Adalimumab, 4 pazienti su 5 erano non-responder al trattamento con Humira.
Gli anticorpi diretti contro Infliximab sono stati riscontrati nel 57% dei pazienti, ed i livelli sierici erano significativamente aumentati nei non-responder ad Adalimumab ( p=0.01 ).
In conclusione, l’immunogenicità, con sviluppo di anticorpi monoclonali riveste un ruolo importante anche nel trattamento con Adalimumab. ( Xagena_2008 )
West RL et al, Aliment Pharmacol Ther 2008; Epub ahead of print
Link: MedicinaNews.it