I tiazolinedioni nel trattamento dei pazienti con diabete ed insufficienza cardiaca


I pazienti con diabete sono ad alto rischio di sviluppare insufficienza cardiaca, con un'incidenza che varia tra il 24 ed il 44%.

I pazienti affetti sia da diabete mellito che da scompenso cardiaco sono ad alto rischio di morte.

Gli obiettivi del trattamento nelle persone con diabete mellito comprendono:

-ripristino e mantenimento della normoglicemia; -prevenzione delle complicanze diabetiche e degli eventi cardiovascolari.

I tiazolinedioni, detti anche glitazoni, impiegati in monoterapia o con altri antidiabetici orali o con l'insulina, esercitano diversi effetti:

-riducono i livelli di insulina plasmatica; -migliorano la funzione endoteliale; -riducono l'infiammazione vascolare; -riducono i livelli di proteina C reattiva.

Questi effetti possono risultare benefici per i pazienti con insufficienza cardiaca.

I principali effetti indesiderati che si osservano con i glitazoni sono: aumento di peso corporeo, edema periferico.

I tiazolinedioni devono essere impiegati con prudenza nei pazienti con scompenso cardiaco, ed il loro uso dovrebbe essere riservato a pazienti in Classe I e II NYHA ( New York Heart Association ).

Fonarow GC et al, Am Heart J 2004; 148: 551-558



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