La supplementazione a base di Acido Folico e Vitamina B12 non appare produrre benefici nei pazienti con infarto miocardico


Nei pazienti infartuati una riduzione prolungata dei livelli di omocisteinemia mediante la somministrazione di Vitamina B12 e di Acido Folico non ha mostrato effetti benefici sugli esiti cardiovascolari ( infarto miocardico, mortalità per cause coronariche o ictus ) nello studio SEARCH ( Study of the Effectiveness of Additional Reductions In Cholesterol and Homocysteine ).

Tuttavia, l'integrazione vitaminica non è risultata associata ad alcun aumento del rischio di tumori.

Gli studi osservazionali hanno mostrato che i pazienti con malattie cardiovascolari presentano livelli di omocisteina più alti rispetto ai controlli e come queste differenze siano preesistenti all'esordio della malattia e indipendenti da altri fattori di rischio.

L'assunzione quotidiana di Acido Folico permette di ridurre i livelli di omocisteinemia di circa il 25% e l'aggiunta di Vitamina B12 li riduce di un ulteriore 7%.

In precedenza, 7 studi randomizzati di ampie dimensioni non avevano evidenziato chiari effetti protettivi dell’associazione vitaminica, probabilmente per diversi fattori, tra cui: numero insufficiente di eventi cardiovascolari, durata troppo breve del trattamento, mancanza di reale beneficio.
Un'analisi, compiuta su un sottogruppo di pazienti dello studio HOPE-2, e una meta-analisi di altri studi avevano però indicato un effetto protettivo sull'ictus.

L’obiettivo dello studio SEARCH è stato quello di cercare di delucidare il reale beneficio dell’associazione Acido Folico e Vitamina B12.
Hanno preso parte allo studio 12.064 pazienti sopravvissuti a un infarto miocardico, che sono stati assegnati in modo casuale a trattamento quotidiano con 2 mg di Acido Folico più 1 mg di Vitamina B12, o placebo.

Il trattamento con Acido Folico e Vitamina B12 ha prodotto una riduzione dei livelli di omocisteina di 3.8 micromol/l ( 28% ).

Durante il periodo osservazionale di 6.7 anni, non sono state riscontrate differenze tra i due gruppi riguardo all’evento vascolare maggiore e non sono emerse differenze neppure riguardo all’ictus e alla rivascolarizzazione non-coronarica,
Inoltre non è stata osservata alcuna differenza significativa riguardo all’incidenza di tumori.

Dallo studio è emerso che l’Acido Folico non offre alcun beneficio cardiovascolare. ( Xagena_2010 )

Fonte: Journal of American Medical Association, 2010



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