Sindrome di Marfan: il Perindopril riduce il diametro aortico


Il trattamento con l’Ace inibitore Perindopril ( Coversyl ) in associazione ad un beta-bloccante, può ridurre alcune complicanze cardiache nei pazienti con sindrome di Marfan.

I beta-bloccanti rappresentano la terapia standard della sindrome di Marfan, ma non appaiono essere molto efficaci nel trattamento della degenerazione della parete aortica.
Precedenti ricerche avevano indicato che il Perindopril era in grado di ridurre la rigidità arteriosa.

Ricercatori del Baker Heart Research Institute, in Australia, hanno esaminato l’efficacia del Perindopril negli adulti affetti da sindrome di Marfan in trattamento con un beta-bloccante.

Dieci pazienti sono stati trattati con Perindopril 8 mg/die, mentre altri 7 hanno ricevuto placebo. La durata del trattamento è stata di 24 settimane.

E’ stato osservato che il Perindopril ha ridotto il diametro aortico, rispetto ai pazienti, sia in sistole che in diastole.

Nella sistole, il Perindopril ha ridotto la progressione della dilatazione aortica, osservata nel gruppo placebo, mentre in diastole ha ridotto i diametri aortici al di sotto dei livelli basali.

La sindrome di Marfan è spesso accompagnata da eccessivo allungamento osseo e flessibilità articolare, e da anomalie oculari e del sistema cardiovascolare. La dilatazione progressiva e la rottura dell’aorta, rappresentano le complicanze più gravi e la più comune causa di morte in questi pazienti. ( Xagena_2007 )

Fonte: JAMA, 2007



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