Patogenesi dell’infarto miocardico: ruolo degli eosinofili
Ricercatori dell’Università di Verona hanno preso parte a due ricerche sulla genetica dell'infarto del miocardio con il Verona Heart Study, uno studio di popolazione che dal 1996 ha raccolto il DNA di più di 2.000 pazienti con malattie cardiache.
Uno studio si è concentrato invece sugli eosinofili, scoprendone un insospettato ruolo nella patogenesi dell'infarto.
La ricerca è stata coordinata dal gruppo islandese DeCODE.
Questo studio ha focalizzato la propria attenzione sui determinanti genetici che regolano il numero di eosinofili circolanti, cellule notoriamente molto importanti nell'infiammazione, soprattutto quella correlata a fenomeni allergici.
In questo ambito, i Ricercatori hanno individuato una serie di marcatori genetici associati al numero di eosinofili circolanti, e di conseguenza al rischio di sviluppare asma bronchiale.
Uno di questi marcatori ( sul gene SH2B3 ) ha dimostrato una forte associazione anche con il rischio di sviluppare infarto miocardiaco.
L'importanza dell'infiammazione, nella formazione e nello sviluppo delle placche aterosclerotiche che occludono i vasi sino all'infarto, è nota da tempo tuttavia mai prima d'ora si era sospettato un ruolo così importante degli eosinofili in questo settore. ( Xagena_2009 )
Fonte: Nature Genetics, 2009
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