Malattia coronarica: l’attività fisica vigorosa non sembra controindicata


Uno studio ha verificato se l’attività fisica vigorosa durante il tempo libero fosse associata ad un aumentato rischio di infarto miocardico.

Allo studio hanno preso parte 2.398 uomini di mezza età, arruolati nel periodo 1984-1988.

L’attività fisica durante il tempo libero ed il lavoro è stata valutata mediante un questionario.

Il periodo osservazionale è stato di 12 anni.

Dopo aggiustamento per l’età ed altri confondenti, gli uomini con attività fisica più intensa hanno sperimentato un ridotto rischio di infarto miocardico, rispetto a quelli con minore attività fisica.
L’hazard ratio ( HR ) è stato di 0.71 per gli uomini con malattia coronarica sintomatica, 0.42 per quelli con malattia coronarica asintomatica, e 0.60 per quelli con nessuna evidenza di malattia coronarica al basale.

L’hazard ratio per l’ictus non è risultato significativamente aumentato per i soggetti con malattia coronarica asintomatica.

In conclusione, l’attività fisica vigorosa, abituale, non è risultata associata ad aumentato rischio di successivo infarto miocardico nei soggetti con malattia coronarica definita.
Tuttavia, sono necessari ulteriori dati per valutare l’impatto dell’attività fisica vigorosa sull’ictus. ( Xagena_2008 )

Yu S et al, Eur Heart J 2008; 29: 602-608



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