I soggetti coronaropatici con personalità di tipo D a maggiore rischio di eventi cardiaci maggiori avversi


Lo stress psicologico e la personalità di tipo D sono state associate a prognosi cardiaca avversa, ma poco è noto riguardo al loro effetto sulla patogenesi della malattia coronarica.

La personalità di tipo D si riferisce alla tendenza di sperimentare emozioni negative e di inibire l’espressione di queste emozioni nelle interazioni sociali.

Lo studio ha riguardato 337 pazienti con malattia coronarica che sono stati sottoposti a due questionari: General Health Questionnaire ( stress psicologico ) e Type D Personality Scale ( personalità di tipo D ).

Il periodo osservazionale è stato di 5 anni.

L’end point primario composito era rappresentato da morte cardiaca, infarto miocardico e rivascolarizzazione cardiaca ( bypass, intervento coronarico percutaneo ).

Nel corso del periodo di follow-up ci sono stati 46 eventi cardiaci maggiori avversi ( MACE ), tra cui 4 casi fatali ed 8 infarti miocardici.

I pazienti di tipo D presentavano un rischio accresciuto di morte/infarto ( odds ratio, OR = 4.84; p = 0.01 ) rispetto ai pazienti non-tipo D, indipendentemente dalla gravità della malattia.

Lo stress ( p = 0.011 ) e la tipologia D ( p = .001 ) erano correlati ad un aumento del rischio di sviluppare un evento cardiaco maggiore avverso, dopo aggiustamento per genere, età e fattori di rischio biochimici.

L’analisi multivariata ha riscontrato che la frazione d’eiezione ventricolare sinistra uguale o inferiore al 40%, il non trattamento dei pazienti sottoposti a bypass coronarico e la personalità di tipo D erano predittori indipendenti di eventi cardiaci maggiori avversi, mentre lo stress psicologico è risultato solo marginalmente significativo. ( Xagena_2006 )

Denollet J et al, Am J Cardiol 2006; 97: 970-973






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