Inibitori di JAK1: efficacia e sicurezza di Abrocitinib nella dermatite atopica
L’inibitore sperimentale di JAK1 Abrocitinib ha raggiunto gli endpoint co-primari nello studio di fase III JADE COMPARE negli adulti con dermatite atopica da moderata a grave, dimostrandosi efficace e sicuro.
Hanno preso parte allo studio JADE COMPARE 797 partecipanti con dermatite atopica da moderata a grave in terapia topica al basale.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a uno di cinque gruppi che includevano:
• due bracci in cui i pazienti ricevevano dosi orali da 100 mg o 200 mg di Abrocitinib una volta al giorno più placebo iniettabile per 16 settimane, seguito da Abrocitinib una volta al giorno alla stessa dose dalla settimana 16 alla 20;
• un braccio di confronto attivo con l’anticorpo monoclonale Dupilumab per via sottocutanea somministrato una volta ogni due settimane, più placebo orale per 16 settimane, seguito da placebo orale dalla settimana 16 alla 20;
• due bracci di confronto trattati con placebo per via orale più iniettabile per 16 settimane, seguito da Abrocitinib orale una volta al giorno somministrato a dosi da 100 mg o 200 mg, fino alla settimana 20.
Gli endpoint co-primari erano la percentuale di pazienti che ottenevano un punteggio alla scala IGA ( Investigator's Global Assessment ) di pelle libera da lesioni o quasi libera, e una riduzione di almeno 2 punti rispetto al basale alla settimana 12, nonché la percentuale di pazienti raggiungevano una variazione almeno del 75% rispetto al basale nel punteggio EASI75 ( Eczema Area and Severity Index ), sempre alla settimana 12.
Gli obiettivi secondari riguardavano le misure alle scale IGA ed EASI dopo 16 settimane, oltre alla percentuale di pazienti con una riduzione di almeno 4 punti della gravità del prurito rispetto al basale, misurata tramite la scala PP-NRS ( Peak Pruritus Numerical Rating Scale ) alla seconda settimana.
E' emerso che la percentuale di pazienti che ha raggiunto ognuno degli endpoint co-primari di efficacia alla settimana 12 era statisticamente superiore con entrambe le dosi di Abrocitinib rispetto al placebo, un effetto che si è mantenuto fino alla settimana 16. Anche il controllo attivo Dupilumab ha prodotto migliori risultati rispetto al placebo in entrambi i momenti temporali ( settimane 12 e 16 ).
Come endpoint secondario chiave, la percentuale di pazienti che ha avuto una riduzione clinicamente significativa del prurito entro la settimana 2 è stata statisticamente superiore con la dose di 200 mg di Abrocitinib e numericamente ma non significativamente più elevata con la dose da 100 mg, rispetto a Dupilumab.
In termini di sicurezza il 61.9% dei pazienti trattati con Abrocitinib 200 mg ha presentato effetti collaterali, mentre le percentuali di eventi avversi è risultata simile per il placebo, Abrocitinib 100 mg e Dupilumab, pari rispettivamente al 53.4%, 50.8% e 50%.
La percentuale di pazienti con eventi avversi gravi o che hanno portato all'interruzione dello studio era simile tra il placebo ( 3.8% in entrambi i bracci di trattamento ), Abrocitinib 100 mg ( 2.5% in entrambi i bracci ), Abrocitinib 200 mg ( 0.9% e 4.4%, rispettivamente per i due bracci ) e Dupilumab ( 0.8 % e 3.3%, rispettivamente per i due bracci ). ( Xagena_2020 )
Fonte: Pfizer, 2020
Xagena_Medicina_2020