La combinazione Relatlimab, un anticorpo anti-LAG-3, e Nivolumab nel melanoma non-resecabile o metastatico precedentemente non-trattato: raggiunto l'endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione
Sono stati annunciati i primi risultati dello studio di fase 2/3 RELATIVITY-047 che sta valutando la combinazione a dose fissa di Relatlimab, un anticorpo anti-LAG-3, e Nivolumab ( Opdivo ) rispetto al solo Nivolumab nei pazienti con melanoma metastatico o non-resecabile precedentemente non-trattato.
Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ).
Il follow-up per la sopravvivenza globale, un endpoint secondario, è in corso.
La combinazione a dose fissa è risultata ben tollerata e non sono stati riportati nuovi segnali di sicurezza né nel braccio di associazione Relatlimab e Nivolumab né nel braccio solo Nivolumab.
Il gene 3 per l'attivazione dei linfociti ( LAG-3 ) è una molecola della superficie cellulare espressa sui linfociti T effettori e sui linfociti T regolatori ( Treg ). Il LAG-3 regola un percorso di checkpoint immunitario inibitorio che limita l'attività delle cellule T, riducendo la capacità di attaccare le cellule tumorali.
Nelle malattie croniche come il cancro, le cellule T mostrano un depauperamento progressivo che è caratterizzato dalla sovraregolazione dei checkpoint immunitari inibitori come PD-1 e LAG-3.
Sebbene LAG-3 e PD-1 siano pathway di checkpoint immunitari distinti, possono potenzialmente agire sinergicamente sui linfociti T effettori portando all'esaurimento dei linfociti T.
Relatlimab è un anticorpo bloccante LAG-3 che si lega al LAG-3 sui linfociti T, ripristinando la funzione effettrice dei linfociti T esauriti.
Relatlimab, in combinazione con Nivolumab, è il primo anticorpo anti-LAG-3 a dimostrare un beneficio per i pazienti.
L'endpoint primario di RELATIVITY-047 è la sopravvivenza libera da progressione valutata secondo BICR ( Blinded Independent Central Review ), mentre gli endpoint secondari sono la sopravvivenza globale ( OS ) e il tasso di risposta obiettiva ( ORR ).
Un totale di 714 pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 a ricevere una combinazione a dose fissa di Relatlimab 160 mg e Nivolumab 480 mg oppure il solo Nivolumab 480 mg mediante infusione endovenosa ogni 4 settimane fino a ricomparsa della malattia, tossicità inaccettabile o revoca del consenso. ( Xagena_2021 )
Fonte: Bristol Myers Squibb, 2021
Xagena_Medicina_2021