Ricercatori della Mayo Clinic di Rochetser, negli Stati Uniti, hanno valutato le caratteristiche delle infezioni cutanee e dei tessuti molli da Mycobacterium fortuitum, Mycobacterium chelonae o Mycobacterium abscessus.

Sono state revisionate le cartelle mediche di 63 pazienti con infezioni cutanee o infezioni del tessuto molle dovute a micobatteri.

I pazienti infettati con Mycobacterium chelonae o Mycobacterium abscessus erano più anziani ( 61.5 versus 45.9 anni; p < 0.001 ) ed avevano una maggiore probabilità di assumere immunosoppressori ( 60% versus 17%; p = 0.002 ) rispetto ai pazienti con Mycobacterium fortuitum.

Il Mycobacterium abscessus tendeva a manifestarsi come una singola lesione ( 89% versus 38%; p < 0.001 ), mentre il Mycobacterium chelonae o il Mycobacterium abscessus si sono manifestati come lesioni multiple ( 62% versus 11%; p < 0.001 ).

La maggior parte dei pazienti con Mycobacterium fortuitum presentava una precedente procedura chirurgica invasiva al sito di infezione ( 56% versus 27%; p = 0.04 ).

I pazienti con lesioni multiple avevano una maggiore probabilità di assumere farmaci immunosoppressori rispetto a quelli con singole lesioni ( 67% versus 30%; p = 0.006 ).

In 7 pazienti, il trattamento non è risultato efficace; diversi di questi pazienti erano immunocompromessi ed avevano multiple comorbidità.

Le infezioni cutanee e del tessuto molle, causate da micobatteri a rapida crescita, sono associate a comorbidità sistemiche, tra cui l’uso degli immunosoppressori. ( Xagena_2006 )

Uslan DZ et al, Arch Dermatol 2006; 142: 1287-1292




Link: MedicinaNews.it

Dermo2006 Inf2006