Sicurezza e efficacia dell’Azatioprina nel trattamento del pemfigo vulgaris: ruolo dell’attività della tiopurina metiltransferasi
È stato condotto uno studio per valutare la relazione tra l’attività della tiopurina metiltransferasi ( TPMT ) e la sicurezza e l’efficacia dell’Azatioprina ( Imuran ) nel trattamento del pemfigo vulgaris.
Lo studio ha coinvolto 139 pazienti con pemfigo vulgaris trattati con Azatioprina.
L’attività della TPMT negli eritrociti è stata misurata utilizzando la cromatografia HPLC.
Le principali misure di esito erano gli eventi avversi definiti come quegli eventi giudicati abbastanza gravi da indurre l’interruzione della terapia in 139 pazienti trattati con Azatioprina.
E’ stata valutata la relazione tra la risposta clinica e la concentrazione di TPMT in 52 pazienti che erano stati trattati con una combinazione di Prednisolone e Azatioprina per almeno un anno; la risposta clinica è stata considerata favorevole in assenza di recidiva di pemfigo vulgaris nel primo anno di trattamento.
L’attività mediana di TPMT è stata di 44.7 ng/mL/h ( range interquartile: 28,7 ng/mL/h ).
Undici pazienti ( 7.9% ) hanno mostrato una bassa attività di TPMT, 127 pazienti ( 91.4% ) hanno mostrato livelli normali di TPMT e un paziente ( 0.7% ) ha mostrato un’attività superiore al normale; l’attività di TPMT è risultata presente in tutti i pazienti.
Gravi eventi avversi si sono verificati in 14 pazienti ( 10.1% ).
Non è stata osservata alcuna relazione tra lo sviluppo di eventi avversi e l’attività della TPMT ( P=0.29 ). Gli 11 pazienti con bassi livelli di attività di TPMT erano stati trattati con Azatioprina per un periodo medio di 10.2 mesi.
Solo un paziente è andato incontro a gravi eventi avversi.
L’attività enzimatica di TPMT non era differente nei 28 pazienti con risposta clinica sfavorevole rispetto ai 24 pazienti con risposta clinica favorevole ( P=0.09 ). ( Xagena_2008 )
Firooz A et al, Arch Dermatol 2008;144:1143-1147
Link: MedicinaNews.it