Trattamento topico dell’acne vulgaris: sicurezza ematologica del Dapsone gel 5%


E’ stato condotto uno studio in doppio cieco, randomizzato, crossover, per valutare il rischio di emolisi in soggetti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi ( G6PD ) trattati con Dapsone gel 5% ( Aczone ) oppure veicolo in gel per l’acne vulgaris.

Lo studio ha coinvolto 64 pazienti di età uguale o superiore ai 12 anni con deficit di G6PD e acne vulgaris, che sono stati assegnati in maniera casuale a 1 o 2 sequenze di periodi di trattamento di 12 settimane ( veicolo seguito da Dapsone o Dapsone seguito da veicolo ).

Il periodo di washout è stato di 2 settimane.

I trattamenti sono stati applicati due volte al giorno sul volto e su altre aree affette da acne sul collo, sulla parte superiore di torace e schiena e sulle spalle, in base alla necessità.

Le principali misure di esito erano le analisi chimico-cliniche e i valori ematologici; le concentrazioni di Dapsone e di N-acetil-Dapsone nel plasma; gli eventi avversi riferiti dai pazienti.

Si è verificata una diminuzione di 0.32 g/dL della concentrazione di emoglobina dal basale a 2 settimane nel corso del trattamento con Dapsone gel.
Questa diminuzione non è stata accompagnata da cambiamenti in altri parametri di laboratorio, inclusi livelli di reticolociti, aptoglobina, bilirubina e lattato deidrogenasi e non era osservabile a 12 settimane di trattamento.

Il numero dei pazienti con una diminuzione di 1 g/dL nella concentrazione di emoglobina è risultato simile tra i due gruppi di trattamento sia alla 2.a settimana sia alla 12.a settimana.
La maggiore diminuzione di concentrazione di emoglobina è stata di 1.7 g/dL nel gruppo trattato con veicolo e di 1.5 g/dL nel gruppo trattato con Dapsone gel.

Non sono stati osservati segni clinici o sintomi di anemia emolitica.

In conclusione, dopo il trattamento con Dapsone gel 5% non sono state notate prove cliniche o di laboratorio di anemia emolitica indotta dal farmaco nei pazienti con deficit di G6PD e acne vulgaris. ( Xagena_2008 )

Piette WW et al, Arch Dermatol 2008;144:1564-1570



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