Pemfigoide bolloso in remissione clinica: fattori di rischio di recidiva


Da gennaio 2000, fino al 31 dicembre 2006 in 15 Dipartimenti francesi di Dermatologia è stato condotto uno studio di coorte, prospettico, multicentrico, per identificare i fattori prognostici di recidiva comparsi nel primo anno dopo l'interruzione della terapia nei pazienti con pemfigoide bolloso.

I pazienti arruolati nello studio soffrivano di pemfigoide bolloso in remissione a basse dosi di corticosteroidi per uso topico o sistemico.
In questi pazienti è stato interrotto il trattamento con corticosteroidi ( giorno 0 ).

L'end-point era rappresentato dalla ricaduta clinica entro il primo anno dopo l'interruzione della terapia.

Al giorno 0, il 26.3% ( 30 su 114 ) dei pazienti aveva ancora un risultato positivo di immunofluorescenza diretta, il 56.3% ( 63 su 112 ) presentava anticorpi sierici anti-membrana basale circolanti e il 60% ( 34 su 57 ) dei pazienti aveva anticorpi contro BP180, valutati con il metodo ELISA.

A 1 anno dall'interruzione della terapia, 22 pazienti sono deceduti ( n=11 ) o persi al follw-up ( n=11 ), 51 pazienti erano in remissione e 45 avevano avuto ricadute ( intervallo medio di recidiva: 3.2 mesi ).

I fattori predittivi di recidiva entro 12 mesi dopo la cessazione della terapia erano rappresentati da: risultato positivo dell’immunofluorescenza diretta ( p=0.02 ), un’età più avanzata ( P=0.01 ) e punteggio ELISA ad alto titolo ( P=0.02 ) al giorno 0.

All’analisi multivariata, il solo fattore predittivo indipendente di recidiva si è ottenuto al giorno 0 con un punteggio ELISA ad alto titolo ( odds ratio, OR=11 ).

In conclusione, un alto livello di anticorpi contro BP180 all’esame ELISA e, in misura minore l'immunofluorescenza diretta con esito positivo, sono degli ulteriori buoni indicatori di recidiva di pemfigoide bolloso. Prima di interrompere la terapia è consigliabile eseguire almeno uno di questi test. ( Xagena_2009 )

Bernard P et al, Arch Dermatol 2009;145:537-542



Link: MedicinaNews.it

Dermo2009