Radiazione ultravioletta solare: migliore protezione dai filtri solari ad ampio spettro


E’ noto che la radiazione ultravioletta induce effetti immunomodulatori, che possono essere coinvolti nello sviluppo di tumore cutaneo.

Recenti studi hanno mostrato che la radiazione UVA ( 320-400 nm ) e la radiazione UVB ( 290-300 nm ) sono immunosoppressive.
Di conseguenza, i filtri solari, che assorbono principalmente radiazioni UVB, possono essere meno efficaci nel prevenire l’immunosoppressione indotta da radiazione ultravioletta, rispetto ai prodotti ad ampio spettro.

Uno studio di L’Oreal Recherche a Clichy in Francia, ha esaminato gli effetti dell’esposizione alla radiazione UVA sulla risposta al test cutanei di ipersensibilità di tipo ritardata negli esseri umani, ed ha confrontato l’efficacia dei filtri solari con differenti livelli di fattore di protezione solare e la protezione UVA contro sia la radiazione solare-simulata che le condizioni di esposizione alla luce solare nella vita reale.

Nei soggetti non protetti, la risposta ai test DTH ( ipersensibilità di tipo ritardata ) è risultata significativamente ridotta a prescindere dai tipi di radiazione ultravioletta dell’esposizione.

Un filtro solare per la radiazione UVB ha fallito nel proteggere dall’immunosoppressione indotta dalla radiazione solare simulata.
Al contrario, un filtro solare ad ampio spettro con lo stesso fattore di protezione ma in grado di fornire un’alta protezione  nel range della radiazione UVA, ha ridotto in modo significativo l’immunosoppressione locale indotta dagli ultravioletti ed ha prevenuto gli effetti a distanza.

Nello studio compiuto all’aperto, rispetto alle risposte DTH ottenute prime dell’esposizione solare, nessuna alterazione della risposta immunitaria è stata riscontrata quando la cute era protetta da un filtro solare ad ampio spettro avente un alto livello di protezione in UVA ( fattore di protezione solare: 25; fattore di protezione UVA: 14 ).
Al contrario, un filtro solare ad ampio spettro con più bassa protezione UVA ( fattore di protezione solare:1 5; fattore di protezione UVA: 6 ) ha fallito a prevenire la risposta alterata dalla radiazione ultravioletta.

Questi dati hanno dimostrato il ruolo della radiazione UVA nell’induzione della fotoimmunosoppressione. ( Xagena_2008 )

Moyal DD, Fourtanier AM, J Am Dermatol 2008; 58 ( 5 Suppl 2 ): S149-154



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