Non sembra esserci una relazione tra malattia infiammatoria intestinale e l’impiego di Isotretinoina
Esistono prove anedottiche che l’uso di Isotretinoina è associato allo sviluppo di colite.
Un gruppo di Ricercatori canadesi ha condotto uno studio allo scopo di determinare l’esistenza di un’associazione tra uso di Isotretinoina e sviluppo di malattia infiammatoria intestinale.
Il database epidemiologico sulle malattie infiammatorie intestinali dell’University of Manitoba e un gruppo di controllo corrispondente per età, sesso e residenza geografica sono stati collegati al registro provinciale di prescrizione dei farmaci che ha preso il via nel 1995.
Il numero di utilizzatori e la durata del trattamento con Isotretinoina sono stati identificati nei casi di malattia infiammatoria intestinale e nei controlli.
È stato osservato che l’1.2% dei casi di malattia infiammatoria intestinale aveva fatto uso di Isotretinoina prima della diagnosi della patologia, dato statisticamente simile a quello dei controlli ( utilizzatori: 1.1% ).
Questo valore è inoltre risultato simile al numero di pazienti con malattia infiammatoria intestinale che ha utilizzato Isotretinoina dopo la diagnosi di tale patologia ( 1.1% ).
Non sono state osservate differenze nell’uso di Isotretinoina prima della malattia di Crohn rispetto al suo uso prima della colite ulcerosa.
In conclusione, i pazienti con malattia infiammatoria intestinale non hanno mostrato una maggiore probabilità di aver fatto uso di Isotretinoin prima della diagnosi, rispetto ai controlli simili per sesso, età e caratteristiche geografiche.
Nonostante esistano segnalazioni relative alla potenzialità dell’Isotretinoina di causare colite acuta, questi dati suggeriscono che tale sostanza non sembra correlata allo sviluppo di malattia infiammatoria intestinale. ( Xagena_2009 )
Bernstein CN et al, Am J Gastroenterol 2009; 104: 2774-2778
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