L’infezione da Borrelia burgdoferi potrebbe avere un ruolo importante nell’induzione della morfea a insorgenza precoce
La morfea è una sclerosi cutanea infiammatoria autoimmune di eziologia non nota. Si è discusso a lungo su un potenziale ruolo causativo di Borrelia burgdoferi, ma non si è ancora giunti a una soluzione definitiva.
Incuriositi dai casi di 3 giovani pazienti con forma grave di morfea associata a Borrelia e con un alto titolo di anticorpi antinucleo ( ANA ), un gruppo di Ricercatori dell’Università di Monaco, in Germania, ha esaminato in maniera retrospettiva la relazione tra esposizione a Borrelia e fenomeni sierologici autoimmuni, ed età al momento dell’insorgenza della malattia in pazienti con morfea.
In 90 pazienti con morpfea la presenza nel siero di anticorpi Borrelia-specifici è risultata correlata all’età di insorgenza della malattia e alla presenza e al titolo di anticorpi anti-nucleo.
Come controlli sono stati scelti pazienti con infezione attiva da Borrelia o con alto titolo di anticorpi antinucleo da sclerosi sistemica o da lupus eritematoso.
È stata osservata un’associazione fortemente significativa tra morfea, dimostrazione sierologia della presenza di infezione da Borrelia e alto titolo di anticorpi antinucleo quando la malattia si è sviluppata nei bambini o negli adolescenti.
Un limite dello studio risiede nel fatto che le specie patogene di Borrelia possono variare nelle diverse aree geografiche e di conseguenza la rilevanza dell’infezione da Borrelia nell’insorgenza di morfea potrebbe mostrare variazioni regionali.
In conclusione, l’infezione da Borrelia burgdoferi potrebbe essere importante nell’induzione di un particolare tipo di sclerodermia autoimmune; questa patologia potrebbe essere chiamata morfea a insorgenza precoce associata a Borrelia, caratterizzata dalla combinazione di fattori quali l’insorgenza della malattia in giovane età, l’infezione da Borrelia burgdoferi e la presenza di evidenti fenomeni autoimmuni come dimostrato dall’alto titolo di anticorpi ANA.
La malattia può avere un decorso particolarmente grave. ( Xagena_2009 )
Prinz JC et al, J Am Acad Dermatol 2009; 60: 248-255
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