Diabete mellito di tipo 1 di recente insorgenza: Abatacept per la modulazione della co-stimolazione
L’immunopatogenesi del diabete mellito di tipo 1 è associata all’autoimmunità a cellule T.
Per essere completamente attive, le cellule immunitarie T hanno bisogno di un segnale co-stimolatorio in aggiunta al principale segnale generato dall’antigene.
Abatacept ( Orencia ) modula la co-stimolazione e previene la completa attivazione delle cellule T.
È stato valutato l’effetto di Abatacept nel diabete mellito di tipo 1 di recente insorgenza.
Nello studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato e controllato, pazienti di età compresa tra 6 e 45 anni con recente diagnosi di diabete mellito di tipo 1 sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 2:1 a ricevere Abatacept ( 10 mg/kg, per un massimo di 1000 mg per dose ) oppure placebo con infusioni intravenosa nei giorni 1, 14, 28 e a cadenza mensile per un totale di 27 infusioni in 2 anni.
L’esito primario era la concentrazione sierica di peptide C aggiustato per la media geometrica dell’area sotto la curva ( AUC ) dopo un test di tolleranza dopo pasto misto a un follow-up di 2 anni.
Le analisi sono state effettuate per intention-to-treat per tutti i pazienti per i quali c’erano dati disponibili.
In totale, 112 pazienti sono stati assegnati ai gruppi di trattamento ( 77 ad Abatacept e 35 a placebo ).
L’area sotto la curva del peptide C aggiustata è stata del 59% più alta a 2 anni con Abatacept ( n=73, 0.378 nmol/L ) che con placebo ( n=30, 0.238 nmol/L; p=0.0029 ).
È stata osservata differenza tra i gruppi nel corso dello studio, con un ritardo stimato di 9.6 mesi nella riduzione del peptide C con Abatacept.
Sono stati osservati pochi eventi avversi legati all’infusione ( 36 reazioni in 17 [ 22% ] pazienti trattati con Abatacept e 11 reazioni in 6 [ 17% ] del gruppo placebo ).
Non ci sono stati aumenti nelle infezioni ( 32 [ 42% ] pazienti nel gruppo Abatacept vs 15 [ 43% ] nel gruppo placebo ) o neutropenia ( 7 [ 9% ] vs 5 [ 14% ] ).
In conclusione, la modulazione della co-stimolazione con Abatacept ha rallentato la riduzione della funzione delle cellule beta in 2 anni.
L’effetto benefico suggerisce che l’attivazione delle cellule T si manifesta al momento della diagnosi clinica del diabete mellito di tipo 1.
Benché sia continuata la somministrazione di Abatacept nel corso di 24 mesi, la diminuzione nella funzione delle cellule beta con Abatacept è risultata parallela a quella osservata con placebo dopo 6 mesi di trattamento, generando l’ipotesi che l’attivazione delle cellule T diminuisca con il tempo.
Sono necessari ulteriori studi per stabilire se l’effetto benefico continui dopo l’interruzione delle infusioni di Abatacept. ( Xagena_2011 )
Orban T et al, Lancet 2011; 378: 412-419
Link: MedicinaNews.it
Endo2011 Farma2011
XagenaFarmaci_2011