Mitiglinide nel trattamento del diabete mellito di tipo 2


E’ stata compiuta una revisione della farmacologia, farmacocinetica, efficacia e sicurezza della Mitiglinide ( Glufast ), un farmaco stimolante la secrezione rapida di insulina, con l’obiettivo di determinare il suo potenziale ruolo nella terapia del diabete mellito di tipo 2.

È stato dimostrato attraverso l’esame di piccoli studi clinici ( n<400 ) che Mitiglinide diminuisce in modo modesto la quantità di emoglobina A1c ( HbA1c ), l'iperglicemia postprandiale, lo stress ossidativo e i marcatori infiammatori associati all'iperglicemia post-prandiale.

La Mitiglinide esercita la sua attività ipoglicemizzante chiudendo i canali del potassio ATP-sensibili nelle cellule beta-insulari del pancreas.

La Mitiglinide svolge la sua azione rapidamente e ha una breve durata di azione, imitando il modello fisiologico di liberazione di insulina nei soggetti non-diabetici.
Gli studi suggeriscono una dose iniziale di 5 mg 3 volte al giorno durante i pasti, e una dose massima di 20 mg 3 volte al giorno. Nel complesso, Mitiglinide è ben tollerato, e il più comune effetto indesiderato è l'ipoglicemia.

In conclusione, Mitiglinide è il terzo agente nella classe delle meglitinidi che agisce sull'iperglicemia post-prandiale. A causa del dosaggio più alto, dei potenziali costi e della mancanza di studi di valutazione dell'impatto clinico della terapia con Mitiglinide sullo stress ossidativo e sui marcatori infiammatori secondari all'iperglicemia post-prandiale, non è possibile raccomandare questa terapia in sostituzione di quelle attualmente approvate. ( Xagena2010 )

Phillippe HM, Wargo KA, Ann Pharmacother 2010; 44: 1615-1623



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