Studio CADILLAC: l’impianto di stent riduce la ristenosi nei pazienti diabetici con infarto miocardico acuto
I Ricercatori dello studio CADILLAC hanno esaminato i benefici dell’impianto di stent e del trattamento con Abciximab ( ReoPro ) nei pazienti con diabete mellito ed infarto miocardico, sottoposti ad angioplastica primaria.
Un totale di 2082 pazienti con infarto miocardico sono stati assegnati in modo random ad angioplastica a palloncino o a impianto di stent, con o senza trattamento con Abciximab.
Il 16,6% ( n = 346 ) dei pazienti soffriva di diabete.
L’end point primario composito ad 1 anno era rappresentato da: morte, ictus invalidante, reinfarto e necessità di rivascolarizzazione del vaso bersaglio.
Ad 1 anno un maggior numero di pazienti con diabete, rispetto ai non diabetici, ha raggiunto l’end point primario ( 21,9% versus 16,8%; p < 0,02 ), con un aumento della percentuale di morte ( 6,1% versus 3,9%; p = 0,04 ) e di rivascolarizzazione del vaso bersaglio ( 16,4% versus 12,7%; p = 0,07 ).
Tra i pazienti con diabete, la rivascolarizzazione del vaso bersaglio, ad 1 anno, era significativamente ridotta dopo impianto di stent rispetto all’angioplastica a palloncino ( 10,3% versus 22,4%; p = 0,004 ), con nessuna differenza riguardo a morte, reinfarto, o ictus.
Ad 1 anno non è stato osservato alcun effetto favorevole apparente nei pazienti con diabete.
Tuttavia, nonostante il migliorato outcome con lo stenting, i pazienti affetti da diabete presentavano un’alta incidenza di mortalità ad 1 anno rispetto ai pazienti non-diabetici ( 8,2% versus 3,6%, p = 0,005 ).
Dallo studio è emerso che l’impianto di stent nei pazienti diabetici con infarto miocardico acuto riduce la ristenosi e favorisce la sopravvivenza libera da rivascolarizzazione del vaso bersaglio, in modo indipendente dall’impiego di Abciximab.( Xagena_2005 )
Stuckey TD et al, Am J Cardiol 2005; 95: 1-7
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