Trapianto di cellule pancreatiche da donatore vivente
Presso il Kyoto University Hospital una donna di 27 anni con diabete di tipo 1 è stata sottoposta a trapianto di cellule pancreatiche donatele dalla madre di 56.
E’ stato rimosso metà del pancreas della madre, sono state isolate le cellule di Langherans che producono l’insulina e sono state iniettate nel fegato della figlia.
Dopo 22 giorni, la paziente sottoposta a trapianto non ha più dovuto sottoporsi a iniezioni quotidiane di insulina ed il controllo glicemico è stato definito eccellente.
Le cellule pancreatiche sono state iniettate nel fegato poiché risulta una via di facile accesso attraverso la vena porta.
Le cellule impiantate sono sopravvissute nel fegato ed hanno iniziato a produrre insulina, facendo sì che il fegato diventasse un pancreas di riserva.
Fino ad oggi, le cellule da trapiantare provenivano da cadaveri e per ottenerne una quantità sufficiente per un trapianto erano necessari duo o anche tre donatori.
Questa nuova tecnica di trapianto non può ancora essere considerata una cura e richiede una valutazione nel lungo periodo.
Normalmente nei pazienti con diabete di tipo 1, che non sono in grado di produrre insulina, il sistema immunitario distrugge le cellule degli isolotti di Langherans.
Ma il caso segnalato presentava diversità.
La paziente aveva sofferto di pancreatite cronica fin dall’età di 4 anni, infiammazione che ha comportato la distruzione delle cellule di Langherans e l’ha resa diabetica all’età di 15 anni.( Xagena_2005 )
Fonte: Matsumoto S et al, Lancet, 2005; Early online publication
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