L’assunzione di cereale integrale e crusca è associata a ridotta mortalità nelle donne con diabete mellito
Benché il consumo di cereali integrali sia stato associato a un minor rischio e mortalità cardiovascolare nella popolazione generale, l'associazione di cereali integrali con la mortalità nei pazienti diabetici non è stata determinata.
Uno studio ha valutato il consumo di cereali integrali e delle sue componenti ( fibra, crusca e germe ) in relazione alla mortalità per tutte le cause e specifica per cause cardiovascolari in pazienti con diabete mellito di tipo 2.
Sono state coinvolte 7822 donne statunitensi con diabete mellito di tipo 2 partecipanti allo studio Nurses' Health Study alle quali sono stati somministrati questionari su assunzioni alimentari e potenziali fattori confondenti.
Sono stati osservati 852 decessi per tutte le cause e 295 decessi per malattie cardiovascolari nel corso del periodo di follow-up durato fino a 27 anni.
Dopo aggiustamento per età, i più alti versus i più bassi quintili di consumo di cereale integrale, fibra, crusca e germe sono risultati associati a una diminuzione della mortalità per tutte le cause dal 16% al 31%.
Dopo ulteriore aggiustamento per i fattori di rischio per stile di vita e alimentari, solo l'associazione per assunzione di crusca è rimasta significativa ( P per la tendenza=0.01 ).
I rischi relativi multivariati nei 5 livelli di consumo di crusca sono stati 1.0 ( valore di riferimento ), 0.94, 0.80, 0.82 e 0.72.
In modo simile, il consumo di crusca è risultato inversamente associato alla mortalità specifica cardiovascolare ( P per la tendenza=0.04 ).
I rischi relativi nei 5 livelli di assunzione di crusca sono stati 1.0 ( valore di riferimento ), 0.95, 0.80, 0.76 e 0.65.
In conclusione, i consumi di cereale integrale e crusca sono risultati associati a una riduzione della mortalità per tutte le cause e della mortalità cardiovascolare in donne con diabete mellito e queste osservazioni suggeriscono un potenziale beneficio dell'assunzione di cereale integrale nella riduzione della mortalità e del rischio cardiovascolare in pazienti diabetici. ( Xagena_2010 )
He M et al, Circulation 2010; 12: 2162-2168
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