Claudicatio intermittens: l’angio-TAC appare accurata nei pazienti con malattia arteriosa periferica


L’angiotac ( angiografia mediante tomografia computerizzata ) è una metodica di diagnosi per immagini molto interessante per valutare la malattia arteriosa periferica delle estremità inferiori.

Un gruppo di Ricercatori olandesi ha compiuto un’analisi della letteratura per determinare l’accuratezza della angio TAC rispetto all’angiografia a sottrazione digitale ( DSA ) intra-arteriosa nell’identificare l’estensione della malattia nei pazienti con malattia arteriosa periferica.
 
Gli studi idonei per essere inclusi nell’analisi dovevano comfrontare l’angio-TAC multidetector con la DSA intra-arteriosa, includevano almeno 10 pazienti con claudicazione intermittente o ischemia critica dell’arto, avevano come obiettivo quello di identificare oltre il 50% delle stenosi o occlusioni arteriose, e presentavano tabelle di contingenza 2x2 o 3x3 ( stenosi < o = 50% vs stenosi > 50% o occlusione ) o comunque fornivano i dati necessari per costruirle.

Dei 909 studi identificati, 20 ( 2.2% ) rispettavano i criteri di inclusione. Questi 20 studi avevano una dimensione mediana del campione pari a 33 ( range da 16 a 279 ), per un totale di 957 pazienti, soprattutto con claudicatio intermittens ( 68% ).

La qualità metodologica è stata definita moderata.

In generale, la sensibilità dell’angio-TAC nell’identificare oltre il 50% delle stenosi o delle occlusioni è risultata pari al 95% e la specificità al 96%.

L’ angiografia mediante tomografia computerizzata ha identificato in maniera corretta le occlusioni nel 94% dei segmenti, la presenza di oltre il 50% di stenosi nell’87% dei segmenti e l’assenza di stenosi significative nel 96% dei segmenti.

Sovrastime si sono verificate nell’8% dei segmenti e sottostime nel 15%.

In conclusione, l’angio-TAC è una metodologia accurata per valutare la presenza e l’estensione di malattia arteriosa periferica nei pazienti con claudicazione intermittente; tuttavia, data la debolezza metodologica degli studi presi in esame, queste conclusioni non possono essere considerate definitive. ( Xagena_2009 )

Met R et al, JAMA 2009; 301: 415-424



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