Tumori pancreatici neuroendocrini: tomografia recettoriale associata alla PET
I tumori pancreatici neuroendocrini ( NET ) comprendono un gruppo eterogeneo di tumori rari, ma che possono presentare manifestazioni gravi. La resezione chirurgica rappresenta l’approccio di elezione nel trattamento, tuttavia numerosi pazienti possono presentare lesioni di piccole dimensioni che sono difficili da identificare, oppure possono giungere al momento della diagnosi con una patologia ormai largamente diffusa.
In aggiunta alla valutazione clinica ed alle analisi biochimiche, la tomografia rappresenta uno dei principali fattori per stabilire la corretta diagnosi. Le tecniche di tomografia a sezioni trasversali, quali l’ultrasonografia, la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica giocano un ruolo cruciale nella valutazione iniziale.
Tuttavia, esse potrebbero perdere le piccole lesioni o le metastasi diffuse.
La tomografia funzionale è diventata possibile con lo sviluppo della tomografia del recettore della somatostatina utilizzando 111In-Octreotide, che può fornire un miglior rilevamento se combinato alla tomografia anatomica.
Un miglioramento importante è stato ottenuto combinando la tomografia recettoriale con quella PET, attraverso l’utilizzo dei complessi 68Ga-DOTA che hanno dimostrato di possedere una sensibilità migliore delle altre modalità di tomografia e possono pertanto fornire le basi per il trattamento radioterapico con 90Y o 177Lu legate ai complessi DOTA. ( Xagena_2010 )
Bhate K et al, Minerva Endocrinologica 2010;35:17-25
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