Mieloma multiplo: l’induzione con Bortezomib non migliora l’esito dei pazienti con delezione del(17p)


Le caratteristiche citogenetiche sono un importante parametro prognostico nel mieloma multiplo.

È noto che i pazienti con t(4;14) o del(17p) hanno breve sopravvivenza libera da eventi e sopravvivenza generale. Alcuni dati preliminari suggeriscono che Bortezomib ( Velcade ) sia in grado di superare questi parametri prognostici.

Una serie di 507 pazienti con nuova diagnosi di mieloma multiplo trattati con terapia di induzione con 4 cicli di Bortezomib-Desametasone prima di alta dose di Melfalan è stata analizzata per quanto riguarda t(4;14) e del(17p).

Dallo studio è emerso che sia t(4;14) sia del(17p) restano parametri prognostici, anche nel contesto di un trattamento con Bortezomib.

Tuttavia, è importante notare che Bortezomib migliora in modo significativo la prognosi ( in termini di sopravvivenza libera da eventi e di sopravvivenza generale ) dei pazienti con t(4;14), rispetto a quelli trattati con terapia di induzione con Vincristina, Doxorubicina e Desametasone.

Di contro, non è stato osservato alcun miglioramento per i pazienti con del(17p).

In conclusione, la terapia di induzione a breve termine con Bortezomib migliora l'esito di pazienti con t(4;14) ma non quello di pazienti con del(17p).
Tuttavia, entrambe le anomalie genetiche restano importanti fattori prognostici per predire la sopravvivenza libera da eventi e la sopravvivenza generale nonostante l'induzione con Bortezomib. ( Xagena_2010 )

Avet-Loiseau H et al, J Clin Oncol 2010; 28: 4630-4634



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