Leucemia a cellule capellute: Cladribina seguita da Rituximab
E' stato condotto uno studio per determinare la fattibilità e la sicurezza di Cladribina ( Litak ) seguita da Rituximab ( MabThera ) nei pazienti con leucemia a cellule capellute, compresa la forma variante ( HCLv ).
Cladribina 5.6 mg/m2 somministrata per via endovenosa nell'arco di 2 ore giornaliere per 5 giorni è stata seguita circa 1 mese più tardi da Rituximab 375 mg/m2 endovena settimanalmente per 8 settimane.
La malattia minima residua del midollo osseo è stata valutata dopo il completamento del trattamento con Rituximab.
Sono stati trattati 36 pazienti di cui 5 con la forma variante di leucemia a cellule capellute.
L'età media era di 57 anni.
Tutti i pazienti ( 100% ) hanno ottenuto una risposta completa, definita come presenza di nessuna cellula capelluta nel midollo osseo e nel sangue con normalizzazione della conta ( conta assoluta dei neutrofili maggiore di 1.5 x 109/l, emoglobina Hb maggiore di 12.0 g/dl, piastrine maggiori di 100 x 109/l ), così come la risoluzione della splenomegalia.
Non ci sono stati eventi avversi ematologici di grado 3 o 4 direttamente correlati al trattamento.
Solo 1 paziente ( con HCLv ) è andato incontro a recidiva; la durata mediana della risposta completa non è stata raggiunta.
Tre pazienti con la forma variante di leucemia a cellule capellute sono morti, di cui 1 con malattia recidivante e 2 per neoplasie correlate.
La durata mediana di sopravvivenza non è stata raggiunta.
In conclusione, il trattamento con Cladribina seguita da Rituximab è risultato efficace e può aumentare il tasso di risposta completa. ( Xagena_2011 )
Ravandi F et al, Blood 2011; 118: 3818-3823
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