Linfoma di Hodgkin a prevalenza linfocitaria nodulare di stadio IA di nuova diagnosi: terapia con Rituximab


Il linfoma di Hodgkin nodulare a prevalenza linfocitaria ( NLPHL ) costituisce circa il 5% dei casi di linfoma di Hodgkin.
La malattia è caratterizzata da una forte espressione CD20 sulle cellule maligne e da un decorso clinico più indolente rispetto al classico linfoma di Hodgkin.
Il trattamento con anticorpi anti-CD20 ha mostrato attività clinica nella malattia di Hodgkin nodulare a predominanza linfocitaria, recidivante.

In uno studio di fase 2, è stato valutato Rituximab ( MabThera, Rituxan ) nei pazienti con nuova diagnosi di linfoma di Hodgkin nodulare a predominanza linfocitaria allo stadio IA.
Sono state somministrate quattro dosi settimanali di 375 mg/m2.

Tra i 28 pazienti valutabili, il tasso di risposta globale è stato del 100%, 24 pazienti ( 85.7% ) hanno raggiunto la remissione completa e 4 ( 14.3% ) hanno raggiunto una remissione parziale.

Ad un follow-up mediano di 43 mesi, la sopravvivenza globale è stata del 100%; la sopravvivenza libera da progressione a 12, 24 e 36 mesi è stata, rispettivamente, di 96.4%, 85.3% e 81.4%.

Nessuna tossicità di grado 3 o 4 è stata osservata.

Sebbene i risultati del trattamento con Rituximab appaiano inferiori rispetto alla radioterapia e agli approcci multimodali in pazienti allo stadio iniziale, sono necessarie indagini sulle combinazioni a base di anticorpi anti-CD20 nel linfoma di Hodgkin nodulare a predominanza linfocitaria. ( Xagena_2011 )

Eichenauer DA et al, Blood 2011; 118: 4363-4365



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