Mieloma multiplo refrattario e/o recidivato: Elotuzumab, un anticorpo monoclonale anti-CS1, in combinazione con Bortezomib


È stato condotto uno studio per valutare la massima dose tollerata, sicurezza ed efficacia di Elotuzumab in combinazione con Bortezomib ( Velcade ) nei pazienti con mieloma multiplo recidivato o recidivato e refrattario.

Elotuzumab ( 2.5, 5.0, 10 o 20 mg/kg per via intravenosa ) e Bortezomib ( 1.3 mg/m2 per via intravenosa ) sono stati somministrati nei giorni 1 e 11 e nei giorni 1, 4, 8 e 11, rispettivamente, in cicli di 21 gironi utilizzando un disegno di aumento di dose 3 più 3.

Pazienti con malattia stabile o migliorata dopo 4 cicli potevano continuare il trattamento fino alla progressione della malattia o fino a tossicità non attesa.

Le risposte sono state valutate durante ciascun ciclo utilizzando i criteri European Group for Blood and Marrow Transplantation ( EBMT ).

Sono stati arruolati 28 pazienti con una mediana di due precedenti terapie; 3 pazienti hanno ricevuto 2.5 mg/kg, 3 pazienti 5.0 mg/kg e 3 pazienti 10 mg/kg di Elotuzumab e 19 hanno ricevuto 20 mg/kg ( 6 durante l’aumento di dose e 13 durante una fase di espansione ).

Non sono state osservate tossicità dose-limitante durante il ciclo 1 della fase di aumento di dose e la massima dose tollerata non è stata raggiunta fino alla massima dose pianificata di 20 mg/kg.

I più frequenti eventi avversi di grado da 3 a 4 sono stati linfopenia ( 25% ) e fatigue ( 14% ).

Due eventi avversi gravi legati a Elotuzumab ( dolore toracico e gastroenterite ) si sono manifestati in un paziente.

Una risposta oggettiva ( risposta parziale o migliore ) è stata osservata in 13 ( 48% ) dei 27 pazienti valutabili e in 2 ( 67% ) dei 3 pazienti refrattari a Bortezomib.

Il tempo alla progressione mediano è stato di 9.46 mesi.

In conclusione, la combinazione di Elotuzumab e Bortezomib è risultata generalmente ben tollerata e ha mostrato attività incoraggiante nei pazienti con mieloma multiplo recidivato / refrattario. ( Xagena_2012 )

Jakubowiak AJ et al, J Clin Oncol. 2012; 30: 1960-1965

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