Efficacia del Metotrexato ad alto dosaggio nel prevenire la ricaduta isolata a carico del sistema nervoso centrale nel linfoma diffuso a grandi cellule B


Il Metotrexato ad alte dosi può ridurre il rischio di recidiva isolata del sistema nervoso centrale ( SNC ) nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ).

La recidiva a carico del SNC si verifica nell'1-14% dei pazienti con linfoma DLBCL, ed è associata a un rischio significativo di mortalità, poiché la prognosi per la sopravvivenza varia da 2 a 5 mesi.
Per i pazienti ad alto rischio, le lineeguida hanno raccomandato il Metotrexato sistemico ad alte dosi come misura preventiva, sebbene le evidenze siano limitate a piccoli studi retrospettivi, con alcuni studi che non hanno dimostrato alcun beneficio nel ridurre il coinvolgimento del sistema nervoso centrale.

Il Metotrexato ad alte dosi può essere associato a tossicità significativa e a ritardi nella somministrazione della chemioterapia R-CHOP.
E' quindi necessaria una ulteriore valutazione del ruolo del Metotrexato ad alto dosaggio nella mitigazione del rischio di recidiva a carico del sistema nervoso centrale.

E' stato condotto uno studio retrospettivo su 226 pazienti con linfoma DLBCL di nuova diagnosi e punteggio CNS-IPI ad alto rischio, trattati con R-CHOP.

I partecipanti sono stati valutati per recidiva isolata del sistema nervoso centrale, recidiva sistemica e concomitante recidiva a carico del SNC, recidiva sistemica, ed esiti di sopravvivenza.

A un totale di 66 pazienti è stato somministrato Metotrexato ad alte dosi, come profilassi, a un dosaggio maggiore o uguale a 3 g/m2 nell'81% dei cicli, in cui questo gruppo tendeva a essere più giovane, avere un coinvolgimento extranodale e avere un linfoma con interessamento della mammella.

In un follow-up mediano di 20 mesi complessivi ( range, da 10 mesi a 8 anni ), sono state identificate 24 recidive isolate del sistema nervoso centrale, 10 recidive concomitanti sistemiche e del sistema nervoso centrale, e 43 recidive sistemiche.

Rispetto ai pazienti trattati con chemioterapia R-CHOP standard, i pazienti a cui è stato somministrato Metotrexato ad alte dosi hanno presentato, a 3 anni, un rischio di recidiva isolata del sistema nervoso centrale significativamente minore ( 14.6% vs 3.1%; P = 0.032 ).
Inoltre, tra i pazienti abbinati al punteggio di propensione ( n = 102 ), il Metotrexato ad alte dosi è risultato associato a un più basso rischio del 94% di recidiva isolata del sistema nervoso centrale rispetto al gruppo controllo ( hazard ratio, HR=0.06; IC 95%, 0.004–0.946; P = 0.046 ).

Al contrario, i tassi di recidiva concomitante sistemica e del SNC, e i tassi di recidiva sistemica non erano significativamente diversi tra i due gruppi.

Per quanto riguarda la sopravvivenza, i tassi di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e di sopravvivenza globale ( OS ) a 3 anni sono risultati migliorati nei pazienti trattati con Metotrexato ad alte dosi rispetto alla chemioterapia R-CHOP, ma anche i risultati dell'analisi multivariata non erano significativi ( PFS: 66% vs 58% ; P = 0.05; OS: 69.1% vs 63.2%; P = 0.07 ).

Il Metotrexato ad alte dosi è risultato ben tollerato con tossicità gestibile quando somministrato a una dose di 3 g/m2 entro il giorno 3 della chemioterapia R-CHOP.

Lo studio ha indicato che una profilassi efficace contro la recidiva isolata del sistema nervoso centrale può essere fornita dal Metotrexato ad alte dosi in una coorte ad alto rischio, possibilmente trattando la malattia microscopica occulta o prevenendo la disseminazione durante la terapia primaria.
Sono necessarie ulteriori indagini per definire meglio il gruppo di pazienti che potrebbero trarre beneficio dalla profilassi con Metotrexato ad alte dosi, il dosaggio e i tempi ottimali, riducendo al minimo le potenziali tossicità. ( Xagena_2021 )

Fonte: Blood Cancer Journal, 2021

Xagena_Medicina_2021