Trattamento del mieloma multiplo
Non tuti i pazienti che incontrano i criteri minimi per la diagnosi di mieloma multiplo dovrebbero essere sottoposti a trattamento.
Non c’è evidenza che un trattamento precoce del mileoma multiplo produca dei vantaggi.
Pertanto in caso di dubbio è consigliabile attendere e riesaminare il paziente a distanza di 2-3 mesi.
Tutti i pazienti dovrebbero essere considerati possibili candidati per il trapianto di cellule staminali autologhe.
Qualora i pazienti siano ritenuti eleggibili per il trapianto, dovrebbero essere trattati per 3-4 mesi con una terapia che non danneggi le cellule staminali ematopoietiche.
Attualmente la maggior parte dei medici utilizzano la Talidomide associata al Desametasone, o il solo Desametasone per l’induzione.
Il trapianto autologo di cellule staminali prolunga la sopravvivenza libera da malattia e la sopravvivenza totale.
La percentuale di mortalità correlata al trattamento veria tra l’1% ed il 2%.
Il Melfalan 200mg/m2 è il regime preparatorio il più ampiamente impiegato.
Sebbene il trapianto allogenico sia attrattivo, le percentuali di mortalità ( circa il 20% ) sono troppo alte per raccomandarlo.
Il trapianto non-mieloablativo è attualmente sotto indagine.
Qualora il paziente non fosse un candidato al trapianto autologo di cellule staminali, la terapia con Melfalan e Prednisolone rappresenta una buona scelta.
I pazienti con malattia refrattaria o recidivante possono essere trattati con Desametasone, Talidomide e Desometasone, Bortezomib ( Velcade ) o Lenalidomide ( Revlimid ). ( Xagena_2006 )
Kyle RA, Rajkumar VS, Ann Med 2006; 38: 111-115
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XagenaFarmaci_2006