Leucemia linfocitica cronica: la chemioimmunoterapia con bassa dose di Fludarabina e Ciclofosfamide e alto dosaggio di Rituximab nei pazienti non-trattati precedentemente


La chemioimmunoterapia di combinazione con Fludarabina ( Fludara ), Ciclofosfamide ( Endoxan ) e Rituximab ( MabThera, Rituxan ) ( FCR ) è un regime attivo per pazienti con leucemia linfocitica cronica ( CLL ), non-trattati in precedenza, con il 70% di risposte complete ( CR ) e il 95% di risposte generali ( OR ).
Tuttavia, è stata riportata neutropenia di grado 3 e 4 nel 52% dei cicli di trattamento.

L’obiettivo dello studio condotto da Ricercatori dell’ University of Pittsburgh negli Stati Uniti, è stato quello di mantenere alte risposte ma di ridurre la tossicità di FCR, diminuendo la Fludarabina e la Ciclofosfamide ( FCR-Lite ).

Lo studio a singolo braccio di FCR-Lite, che ha incluso il mantenimento con Rituximab in 50 pazienti con leucemia linfocitica cronica, non-trattati in precedenza.
I pazienti sono stati valutati per la risposta utilizzando sia le linee guida National Cancer Institute Working Group ( NCIWG ) del 1996 sia le linee guida del 2008. Due terzi dei pazienti sono stati trattati da medici di comunità.

L’età mediana era di 58 anni ( range tra 36 e 85 anni ); 20 pazienti avevano Rai di stadio 1 , 22 Rai di stadio 2, e 8 Rai di stadio 3 e 4.

I tassi di risposta generale e risposta completa sono stati del 100% e del 79%, rispettivamente, utilizzando le lineeguida 1996 NCIWG, e 100% e 77% utilizzando le lineeguida del 2008.

La durata mediana delle risposte complete è stata di 22,3 mesi ( range da 5,2 a 42,5 mesi ) e nessuna delle persone con risposta completa ha mostrato recidiva.
Neutropenia di grado 3 e 4 è stata osservata nel 13% dei cicli di terapia.

In conclusione, la terapia FCR-Lite è molto efficace nei pazienti con leucemia linfocitica cronica non-trattati in precedenza. La neutropenia di grado 3 e 4 è risultata notevolmente ridotta rispetto alla FCR classica.
I dati dello studio hanno dimostrato che la FCR-Lite può essere somministrata con sicurezza in un ambiente di comunità. ( Xagena_2009 )

Foon KA et al, J Clin Oncol 2009; 27: 498-503



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