Alte dosi di Lenalidomide come terapia iniziale per la leucemia mieloide acuta negli anziani
I pazienti anziani con leucemia mieloide acuta hanno limitate opzioni terapeutiche e una prognosi infausta, così da giustificare nuove strategie terapeutiche.
E’ stata valutata l'efficacia della Lenalidomide ( Revlimid ) come terapia di prima linea per i pazienti più anziani con leucemia mieloide acuta.
In uno studio di fase 2, pazienti di 60 anni di età o più anziani con leucemia mieloide acuta non-trattati hanno ricevuto alte dosi di Lenalidomide a 50 mg al giorno per 2 cicli di 28 giorni.
Se il paziente raggiungeva una remissione completa ( CR ) o una remissione completa con recupero incompleto della conta ematica ( CRi ) o non mostrava progressione dopo 2 cicli di Lenalidomide ad alte dosi, riceveva basse dosi di Lenalidomide ( 10 mg al giorno ) fino a progressione della malattia, evento negativo inaccettabile, oppure completamento dei 12 cicli.
Sono stati arruolati 33 pazienti con leucemia mieloide acuta ( età media 71 anni ) con rischio citogenetico intermedio ( 55% ), negativo ( 39% ) o sconosciuto ( 6% ).
Nel complesso i tassi di CR/CRi sono stati del 30% e 53% nei pazienti che hanno completato il ciclo di Lenalidomide alte dosi.
Il tasso di CR/CRi è stato significativamente maggiore nei pazienti che si sono presentati con una bassa ( inferiore a 1000/microL ) conta di blasti circolanti ( 50%, P=0.01 ).
Il tempo medio alla CR/CRi è stato di 30 giorni, e la durata media della CR/CRi è stata di 10 mesi.
I tipi più comuni di tossicità di grado 3 o superiore, sono stati trombocitopenia, anemia, infezioni e neutropenia.
La Lenalidomide ad alte dosi ha mostrato attività clinica come terapia iniziale per i pazienti anziani con leucemia mieloide acuta e sono giustificati ulteriori studi con Lenalidomide per la leucemia mieloide acuta e la sindrome mielodisplastica. ( Xagena_2011 )
Fehniger TA et al, Blood 2011; 117: 1828-1833
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