Interrotto lo Studio 116 con Idelalisib per il trattamento della leucemia linfatica cronica alla luce degli esiti favorevoli
A seguito di una raccomandazione da parte di un Comitato di monitoraggio dei dati ( Data Monitoring Committee, DMC ) indipendente, è stato interrotto precocemnte lo studio di fase III ( Studio 116 ) per la valutazione di Idelalisib ( Zydelig ) per il trattamento dei pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica ( LLC ) precedentemente trattata per i quali la chemioterapia risulta controindicata.
La raccomandazione del Comitato è basata su un'analisi ad interim predefinita indicante un'efficacia statisticamente altamente significativa per quanto concerne l'endpoint primario consistente nella sopravvivenza senza progressione della malattia nei pazienti assumenti Idelalisib in combinazione con Rituximab rispetto a quelli assumenti soltanto Rituximab.
Il profilo di sicurezza di Idelalisib è risultato accettabile e in linea con l'esperienza passata in cui è stata somministrata come terapia combinata insieme a Rituximab per il trattamento della leucemia linfatica cronica precedentemente trattata.
E' il primo studio di fase III in cui si sono registrati risultati positivi per una nuova classe di terapie mirate che inibiscono la trasduzione del segnale attraverso il complesso recettoriale dei linfociti B, quale componente chiave del meccanismo d'azione; un'area di studio importante nello sviluppo di regimi terapeutici per il trattamento della leucemia linfatica cronica e di altre malattie maligne a carico dei linfociti B che non prevedono la somministrazione di chemioterapia.
I pazienti che hanno partecipato allo Studio 116 che sono stati randomizzati a Idelalisib continueranno ad assumere Idelalisib, mentre i pazienti rientranti nel braccio di controllo ( placebo in combinazione con Rituximab ) diverranno idonei all'assunzione della terapia a base di Idelalisib in aperto nell'ambito di uno studio d'estensione.
Lo Studio 116 era uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, di fase III inteso a valutare l'efficacia e la sicurezza di Idelalisib in combinazione con Rituximab.
Lo studio ha arruolato 220 pazienti adulti con leucemia linfatica cronica ricorrente precedentemente trattata che esibivano linfoanedopatia misurabile con progressione della malattia a distanza di meno di 24 mesi dal completamento della terapia precedente e che necessitavano di trattamento ma risultavano inidonei alla somministrazione di terapie citotossiche.
I pazienti idonei sono stati randomizzati alla somministrazione di otto infusioni di Rituximab nell'arco di 24 settimane in combinazione con Idelalisib ( 150 mg ) o placebo assunto per via orale due volte al giorno in via continuativa fino a manifestazione di progressione della malattia o tossicità inaccettabile.
I pazienti partecipanti allo Studio 116 la cui malattia era progredita sono stati considerati idonei alla somministrazione della terapia a base del farmaco attivo Idelalisib nell'ambito di uno studio d'estensione in doppio cieco ( Studio 117 ).
Idelalisib è un inibitore orale, potente ed altamente selettivo dell'isoforma delta della fosfoinositide-3-chinasi ( PI3K ).
La trasduzione del segnale attraverso l'isoforma delta della fosfoinositide-3-chinasi è essenziale ai fini dell'attivazione, della proliferazione, della sopravvivenza e del trasporto dei linfociti B ed è iperattiva in numerose malattie maligne a carico dei linfociti B. ( Xagena_2013 )
Fonte: Gilead, 2013
Xagena_Medicina_2013