Linfoma primitivo del sistema nervoso centrale e linfoma vitreoretinico primario: Ibrutinib


Ibrutinib ( Imbruvica ) in monoterapia ha evidenziato una attività clinica significativa nei pazienti con linfoma primitivo del sistema nervoso centrale ( PCNSL ) e linfoma vitreoretinico primario recidivante / refrattario.

Il trattamento efficace del linfoma PCNSL richiede terapie in grado di raggiungere il parenchima cerebrale, il liquido cerebrospinale e i compartimenti intraoculari.

Uno studio di fase 2 ha valutato Ibrutinib in monoterapia in 44 pazienti affetti da linfoma PCNSL o linfoma vitreoretinico primario recidivante o refrattario.
L'età mediana dei pazienti era di 70 anni ( intervallo: 52–81 anni ).

Il tasso di controllo della malattia è stato pari al 70% nei pazienti valutabili; 62% nella popolazione intent-to-treat ( ITT ).

Nella popolazione ITT: risposta complessiva del 52% dopo due cicli di 28 giorni; risposta completa del 19%, risposta parziale del 33%, malattia stabile del 10%.
La risposta clinica era indipendente dalle mutazioni genetiche associate alla via di BCR.
Ibrutinib ha evidenziato attività nel cervello, nel compartimento intraoculare e nel liquido cerebrospinale.

La sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) mediana è stata di 4.8 mesi ( IC 95%: 2,8–12,7 mesi ).

La sopravvivenza complessiva ( OS ) mediana è stata di 19.2 mesi ( IC 95%: 7.2 mesi–non-raggiunta ).

Non è stato osservato nessun caso di emorragia fatale.

Il 4% dei pazienti ha sviluppato aspergillosi polmonare. ( Xagena_2019 )

Fonte: European Journal Cancer, 2019

Xagena_Medicina_2019