L’impiego delle statine associato a un aumento della sopravvivenza nella leucemia linfatica cronica / linfoma a piccoli linfociti
Dalla analisi dei dati di 4 studi clinici condotti tra il 2012 e il 2019 è emerso che l’impiego delle statine rappresenta un fattore prognostico positivo per i pazienti con leucemia linfatica cronica ( LLC ) o con linfoma a piccoli linfociti ( SLL ) trattati con Ibrutinib, un inibitore della tirosin chinasi di Bruton ( BTK ).
Gli inibitori della HMG-CoA reduttasi, anche noti come statine, sono ampiamente utilizzati per ridurre il rischio cardiovascolare.
Studi preclinici hanno indicato che le statine possono esercitare effetti antitumorali nella leucemia LLC / linfoma SLL attraverso diversi meccanismi, incluso il blocco dei segnali intracellulari necessari per la sopravvivenza e la proliferazione delle cellule leucemiche. È stato osservato che la proliferazione delle cellule della leucemia linfatica cronica è dipendente dal metabolismo dei lipidi: riducendo i livelli di LDL e di colesterolo intracellulare, le statine potrebbero portare a un minor numero di cellule neoplastiche circolanti e a un allungamento dei tempi di duplicazione cellulare.
E' stata pertanto effettuata una analisi dei dati di 4 studi randomizzati ( RESONATE, RESONATE-2, iLLUMINATE, HELIOS ) con Ibrutinib come trattamento, da solo o in combinazione. Il 29% dei partecipanti ( LLC=1.350 e SLL=117 ) assumeva statine al momento dell'arruolamento. È stata valutata l’associazione tra uso di statine ed esiti del trattamento.
E' stata riscontrata un’associazione significativa tra uso di statine e una migliore sopravvivenza globale ( OS [ hazard ratio ] HR=0,55 [95% CI 0,42-0,72]; p minore di 0,001 ), sopravvivenza libera da progressione ( PFS, HR=0,73 [0,61-0,88]; p=0,001 ) e sopravvivenza cancro-specifica ( CSS, HR=0,39 [0,22-0,70]; p=0,001 ).
Non sono state osservate differenze significative nell’incidenza di eventi avversi di grado 3 o superiore tra chi faceva uso e non-uso delle statine.
In conclusione, il miglioramento nella sopravvivenza cancro-specifica rappresenta un potenziale effetto modificante la malattia delle statine in questa popolazione di pazienti. ( Xagena_2025 )
Fonte: Blood Advances, 2025
XagenaMedicina_2025