Trombosi venosa superficiale clinicamente diagnosticata e aumento del rischio di trombosi venosa
La trombosi venosa superficiale è considerata un disturbo auto-limitante, anche se gli autori di recenti studi hanno dimostrato che la trombosi venosa superficiale diagnosticata ecograficamente è precursore della trombosi venosa.
L'obiettivo di uno studio è stato quello di determinare se lo stesso dato sia valido per la trombosi venosa superficiale diagnosticata clinicamente e in quale misura sia associata alla trombofilia in uno studio caso-controllo basato sulla popolazione ( Multiple Environmental and Genetic Assessment dei fattori di rischio per la trombosi venosa ).
E' stato verificato che una storia clinica di trombosi venosa superficiale era associata a un aumento del rischio di trombosi venosa profonda di 6.3 volte e a un rischio di embolia polmonare maggiore di 3.9 volte.
Il gruppo sanguigno non-0 e il fattore V di Leiden hanno evidenziato un piccolo aumento del rischio di trombosi venosa superficiale nei controlli, con odds ratio ( OR ) di 1.3 e 1.5, rispettivamente.
In conclusione, la trombosi venosa superficiale diagnosticata clinicamente è risultata essere un fattore di rischio per la trombosi venosa.
Poiché la trombofilia è stata solo debolmente associata con la trombosi venosa superficiale, è probabile che altri fattori ( varici, obesità, stasi ) svolgano un ruolo importante nella sua eziologia. ( Xagena_2011 )
van Langevelde K et al, Blood 2011; 118: 4239-4241
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Emo2011